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Il derby scudetto spiegato a chi non vive a Milano: l'Inter fa la scelta giusta, lunedì pesa di più per il MilanTUTTO mercato WEB
mercoledì 17 aprile 2024, 23:06Editoriale
di Ivan Cardia
per Linterista.it

Il derby scudetto spiegato a chi non vive a Milano: l'Inter fa la scelta giusta, lunedì pesa di più per il Milan

Ci sono Inter-Milan, o Milan-Inter come lunedì prossimo, e poi c'è il derby di Milano. Che a sua volta conosce almeno due sfaccettature fondamentali. Chi vive altrove, chi tifa nerazzurro (o rossonero, ma dubitiamo capiterà da queste parti) da lontano ha un'idea vaga di cosa la stracittadina rappresenti. È qualcosa che - il sottoscritto, che a Milano ci vive da un paio di anni, può testimoniarlo - ti sorprende per la serenità che c'è in strada prima e dopo. Ce lo si immagina come può essere a Roma, dove la stagione gira tutta intorno a quelle due partite, dove il derby lo senti da due settimane prima e per tutto il mese dopo, in radio, nel bar dove prendi il caffè, all'edicola, ovunque. O come Genova, persino Torino, i vari derby che regionali che non sono stracittadine, ma tutti intrisi di un sentimento più forte dell'antipatia. Quella, per carità, è fortissima pure a Milano, ma in maniera diversa.

A Milano non ci si odia come accade altrove. Il derby sorprende in bene: la voglia di battere il concittadino è tantissima, figuriamoci quanto sarà lunedì. Ma il clima è, per tradizione, diverso. Paradossalmente e per certi aspetti, la rivalità è più accesa in tribuna che in curva. Sfottò e cori, rapporti complicati sì, ma tra Nord e Sud vige una sorta di patto di belligeranza, stipulato decenni ormai. È, al di là del suo fascino innegabile, la cosa migliore del derby.


È anche il motivo per cui è più che giusta la scelta dell'Inter, che dalla dirigenza a Simone Inzaghi, passando per le intelligentissime parole di Calhanoglu, ha puntato su un low profile inimmaginabile altrove. Pensate a un derby di Roma che vale uno scudetto: s'è detto tutto. L'Inter, viceversa, arriva a una partita che vuole (comprensibilmente) vincere più di qualsiasi altra cosa senza proclami, senza benzina sul fuoco, senza caricarla oltre quello che merita. Anche perché, ormai si può dire senza offendere la scaramanzia di nessuno, lo scudetto e la seconda stella presto o tardi arriveranno comunque. Nel derby sarebbero un po' più belli, ma presto o tardi…

È per questo, viceversa, che lunedì conterà molto di più per il Milan. Sembra assurdo: a livello di classifica per i rossoneri vincere o perdere non fa alcuna differenza. Ma, intanto, un'altra sconfitta significherebbe cappotto, game, set, match, una striscia (positiva per l'Inter, negativa per il Milan) con pochi precedenti nella storia del derby. E poi, se alzare lo scudetto in faccia è bello per chi lo fa, sarebbe tremendo per chi lo subisce. Infine, viaggiamo con l'eliminazione: Pioli fuori dall'Europa giovedì contro la Roma e sconfitto lunedì con lo scudetto a Inzaghi. Ecco una settimana che nessun allenatore vorrebbe conoscere. Tutti altri ottimi motivi per i quali, alla fine, l'Inter non ha bisogno di caricarlo, questo derby. Vuole vincerlo, sì. Ma lo affronta con la serenità di chi è più forte e di chi presto o tardi lo scudetto lo alzerà in ogni caso. Si potrebbe dire che l'ha già vinto, in un certo senso.