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Aldo Serena: "Questa squadra mi ricorda l'Inter dei record"TUTTO mercato WEB
martedì 23 aprile 2024, 09:46News
di Adele Nuara
per Linterista.it

Aldo Serena: "Questa squadra mi ricorda l'Inter dei record"

"Non pensavamo alle statistiche. Per noi la molla decisiva è stata l'autostima che cresceva partita dopo partita. Ogni gara aumentava la fiducia in noi stessi e scompariva ogni timore reverenziale nell’affrontare anche avversari quotati. Scendevamo in campo con la convinzione di avere già vinto. Questo è un fattore esaltante. Quando scatta questa sensazione, vai a memoria". A parlare è il protagonista dell'Inter di Giovanni Trapattoni, Aldo Serena che, ai microfoni di Tuttosport fa un paragona tra la sua Inter e quella di Simone Inzaghi.

All’Inter del Trap quando si è accesa questa scintilla? 
"Alla seconda giornata col Pisa a San Siro. Alla fine del primo tempo perdevamo 1-0, gol di Bernazzani. Ma non avevo mai avuto tante occasioni da quando giocavo nell’Inter. All’intervallo il presidente Pellegrini scende negli spogliatoi preoccupatissimo, ma io lo rassicuro: “Stia tranquillo, vinciamo sicuramente”. Trapattoni sostituisce Giuseppe Baresi con Matteoli e dilaghiamo 4-1. Ricordiamo sempre questo episodio quando Pellegrini organizza il ritrovo annuale dei giocatori della sua Inter. In quel momento ho capito che eravamo forti e avremmo vinto lo scudetto nonostante avversari fenomenali: il Napoli di Maradona e Careca, il Milan di Sacchi e degli olandesi, la Samp di Vialli e Mancini. Ecco, questa è la differenza più significativa: l’Inter di Inzaghi non ha dovuto battere squadroni simili".

All’Inter di Inzaghi quando è successo? 
"Nel filotto di novembre quando, nel giro di quattro giornate, l’Inter ha vinto a Bergamo e Napoli e pareggiato a Torino con la Juventus, lasciandosi definitivamente alle spalle il momento delicato dei passi falsi casalinghi con Sassuolo e Bologna. Dopo il successo di Napoli ogni dubbio è scomparso e la squadra ha cominciato a giocare con automatismi collaudatissimi. Diventa immediata ogni sovrapposizione, evapora ogni insicurezza e scatta una voglia di giocare con una gioia crescente. Ti dimentichi degli avversari e cominci a dominare. Ho visto tutto questo in alcune partenze iniziali dell’Inter: quei primi venti minuti mi hanno davvero ricordato l’Inter dei record".