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Branca: "Inter stagione pazzesca, peccato per la Champions. Mercato? Calhanoglu esempio clamoroso"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 21 aprile 2024, 13:39News
di Yvonne Alessandro
per Linterista.it

Branca: "Inter stagione pazzesca, peccato per la Champions. Mercato? Calhanoglu esempio clamoroso"

Simone Inzaghi e i suoi ragazzi sono davvero a un passo dalla seconda stella. Una vittoria contro il Milan domani sera potrebbe effettivamente assegnare lo scudetto al club per aritmetica certezza, così a commentare ai microfoni di Fanpage la stagione dell'Inter ci ha pensato l'ex dirigente nerazzurro Marco Branca: "La prima parola che mi viene in mente è pazzesca e la seconda parola è peccato, perché c'era la possibilità di fare un tragitto in Champions League con più soddisfazioni. Vedendo anche come sono andate le cose nelle ultime gare.

Anche in considerazione del fatto che la squadra e l'ambiente avevano preso la consapevolezza giusta l'anno scorso perdendo immeritatamente la finale, pensavo che fosse un po' più preparata, invece nella seconda partita è mancato qualcosa. Nella prima va bene, può capitare di sbagliare qualcosa perché tanto sai che c'è una seconda, ma se ti capitano le occasioni per fare gol devi capitalizzarle. Pensavo che fosse un po' più in là in questo percorso di crescita, però la stagione è sicuramente fantastica".

Perché sarebbe più dolce vincere lo scudetto con l'annessa vittoria nel derby col Milan: "Allora su questa storia qua io sono piuttosto pragmatico. Conta vincere in funzione di una vittoria definitiva del campionato, poi dopo se c'è anche la soddisfazione per aver battuto la squadra della tua stessa città meglio, ma questo vale per tutti i derby. Quello che conta è la vittoria dello Scudetto. Farebbe sicuramente piacere vincerlo così ma non è una finale, vale 3 punti. Stop".

Un parere sul mercato di Marotta e Ausilio: "Credo che il momento economico storico non permetta troppi voli pindarici per cui bisogna per forza cercare di abbinare il parametro zero con l'effettiva utilità per la squadra. Ne ho fatti pure io, perché ho fatto Julio Cesar e ho fatto Cambiasso, che poi sono stati all’Inter tanto tempo. Come sempre, non si può generalizzare perché ogni situazione è diversa e ogni calciatore è diverso da un altro, ma credo che la differenza l'ha fatta la capacità di valutare alcune cose che altri non hanno visto. Un esempio clamoroso è quello di Calhanoglu

Perché l’ha preso l'Inter e non le altre squadre di alto livello che avevano bisogno in quel ruolo? Più bravi? Sì, ma c’è sempre bisogno della visione e della capacità anche nel capire determinate cose. Se mi aspettavo questo exploit di Ausilio? Sì, assolutamente. Lo portai con me nell'anno 2009-2010. Ha delle caratteristiche di applicazione, di memorizzazione delle esperienze fatte, delle cose viste, dette e sentite che hanno in pochi. Poi ha fatto un lungo percorso nel mondo del calcio. Io me l'aspettavo e sono molto contento per lui. Ha anche vissuto momenti difficili dal punto di vista della proprietà del club, ma si è districato bene".