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Cancelo rivela: "Hanno augurato la morte a mia figlia non ancora nata, il mondo è crudele"
La sconfitta contro il Paris Saint-Germain e la conseguente eliminazione dalla Champions League sta avendo pesanti ripercussioni a tutti i livelli per il Barcellona. I tifosi non sono contenti ma come sempre c'è qualcuno che esagera; Joao Cancelo ha riferito di aver ricevuto minacce a causa della sua prestazione contro la squadra di Luis Enrique.
Il nazionale portoghese è stato tra i peggiori della sfida di ritorno dei quarti di finale e non è riuscito a fermare Ousmane Dembélé, che ha segnato il gol del momentaneo 1-1 e si è guadagnato il rigore del 3-1 grazie a un fallo causato proprio dall'ex terzino di Juventus e Inter. Per questo motivo, Cancelo ha ricevuto non solo commenti dispregiativi e offensivi ma anche minacce: "Mi hanno detto tutto. Ci sono commenti su Instagram che augurano la morte a mia figlia non ancora nata", ha detto a ESPN il giocatore.
Cancelo ha parlato poi della violenza che esiste nel calcio e nella società in generale: "Offendono mia moglie, mia figlia non ancora nata, il mio bambino. Oggi il mondo è crudele e dobbiamo saper convivere con questo. Che mi critichino come giocatore, come ha fatto Ferdinand, va bene, ma non devono toccare la mia famiglia. Parlino di me come giocatore, non come persona".
Il nazionale portoghese è stato tra i peggiori della sfida di ritorno dei quarti di finale e non è riuscito a fermare Ousmane Dembélé, che ha segnato il gol del momentaneo 1-1 e si è guadagnato il rigore del 3-1 grazie a un fallo causato proprio dall'ex terzino di Juventus e Inter. Per questo motivo, Cancelo ha ricevuto non solo commenti dispregiativi e offensivi ma anche minacce: "Mi hanno detto tutto. Ci sono commenti su Instagram che augurano la morte a mia figlia non ancora nata", ha detto a ESPN il giocatore.
Cancelo ha parlato poi della violenza che esiste nel calcio e nella società in generale: "Offendono mia moglie, mia figlia non ancora nata, il mio bambino. Oggi il mondo è crudele e dobbiamo saper convivere con questo. Che mi critichino come giocatore, come ha fatto Ferdinand, va bene, ma non devono toccare la mia famiglia. Parlino di me come giocatore, non come persona".
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