De Laurentiis non molla Conte: pronta l'offerta. Ma Calzona parla dei problemi del Napoli

Aurelio De Laurentiis non molla la presa e continua a sognare di affidare la panchina del Napoli ad Antonio Conte. Il patron del club azzurro è pronto a offrire un contratto triennale da 6,5 milioni più bonus all'allenatore, per provare a convincerlo con uno stipendio che lo farebbe diventare il secondo più pagato dietro Allegri, probabilmente il terzo in caso di rinnovo a fine stagione di Simone Inzaghi a 7 milioni annui. Conte nella sua carriera è riuscito anche ad arrivare a 11 milioni nel periodo di Inter, quindi questa non sarebbe una cifra faraonica in confronto alle precedenti esperienze. La trattativa resta comunque difficile, e i nomi alternativi non mancano, con le piste principali che sono due: la prima porta a Stefano Pioli, ora al Milan, l'altra a Gian Piero Gasperini dell'Atalanta. Più indietro Vincenzo Italiano, della Fiorentina.

Parla Calzona.
Intanto l'attuale allenatore del Napoli, Francesco Calzona, è tornato a parlare in conferenza stampa a due giorni dalla sfida contro la Roma in campionato. Il tecnico ha rivelato di aver trovato tanti problemi, più di quelli che si aspettava: "Questa squadra ha dei problemi, l'ha detto anche il Presidente. Nella costruzione della squadra qualcosa non è andato per il verso giusto, chi è arrivato per sostituire Lozano, Kim o Elmas non ha inciso tantissimo. Non è tutta colpa loro, sono arrivati in una stagione molto particolare. Mi aspettavo di incontrare meno problemi, ma dopo 2-3 giorni qui mi sono reso conto che i problemi erano più ampi rispetto a ciò che avevo previsto".

"Le voci non disturbano".
Infine le voci sul futuro del Napoli, con Calzona che non crede che influiscano sulle prestazioni della squadra: "No, no perché noi siamo professionisti, ci pagano anche bene per fare questo mestiere e facciamo il mestiere che avremmo voluto fare da bambini. Voi parlate di nuovi giocatori, di nuovo allenatore, nuovo direttore e tutto il resto. E' un momento in cui le cose non vanno bene e dobbiamo convincere con queste cose, a me queste notizie non mi disturbano, né che il mio lavoro venga messo in discussione. Bisogna saperci convivere, altrimenti è troppo bello quando si scrive solo che l'allenatore e i giocatori sono bravi. Non mi disturbano queste notizie, le metti in preventivo quando inizi a fare questo lavoro".