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Inter, Marotta: "Faremo un mercato creativo. Ciclo Inzaghi? Meglio di lui non si poteva trovare"
Inter-Torino, manca poco. A parlare nel pre-partita l'amministratore delegato dell'Inter, Giuseppe Marotta ai microfoni di Dazn: "A che ora sono arrivato? Verso le 9, arrivo presto come sempre".
Si è goduto la festa?
"Sì, ma il bello deve ancora venire. Pullman? Io no, li aspetto al Duomo".
Questo gruppo ha dominato il campionato.
"E' un gruppo cresciuto molto in termini di convinzione. Dobbiamo continuare ad ottenere risultati straordinari".
Come racconta la sua evoluzione da dirigente?
"Devo dire che sebbene abbia limitato le mira professionistiche, alla Samp, qui all'Inter...gestire un grande club è diverso. La pressione è molto forte, devi essere bravo e gestire tutto, dopo che hai imparato questa cosa poi bisogna avere il coraggio di decidere. Perché in un grande club se sbagli hai un carico di pressione nei giudizi, molto fazioso, da parte della critica. L'aspetto caratteriale è molto importante".
Oggi testa libera da ogni pensiero se non lo scudetto?
"Inzaghi? Abbiamo detto che siamo liberi, godiamoci questo riscaldamento perché è una cosa bella e molto distensiva. Non vogliamo perdere ogni secondo di quello che può essere una grande felicità".
Un ciclo con Inzaghi?
"Sì, l'abbiamo già iniziato qualche anno fa. Quando si è un grande club bisogna dimostrare con i fatti, lui è stato bravo e vincente. Meglio di così non si poteva trovare. È giovane e ambizioso".
Confermiamo il rinnovo di Lautaro? E c'è spazio per un grande attaccante?
"Soprattutto alla luce del fatto che ci sarà una competizione molto grande, normale che la rosa debba essere puntellata, ma dobbiamo fare i conti con la sostenibilità. Faremo un mercato creativo".
Si è goduto la festa?
"Sì, ma il bello deve ancora venire. Pullman? Io no, li aspetto al Duomo".
Questo gruppo ha dominato il campionato.
"E' un gruppo cresciuto molto in termini di convinzione. Dobbiamo continuare ad ottenere risultati straordinari".
Come racconta la sua evoluzione da dirigente?
"Devo dire che sebbene abbia limitato le mira professionistiche, alla Samp, qui all'Inter...gestire un grande club è diverso. La pressione è molto forte, devi essere bravo e gestire tutto, dopo che hai imparato questa cosa poi bisogna avere il coraggio di decidere. Perché in un grande club se sbagli hai un carico di pressione nei giudizi, molto fazioso, da parte della critica. L'aspetto caratteriale è molto importante".
Oggi testa libera da ogni pensiero se non lo scudetto?
"Inzaghi? Abbiamo detto che siamo liberi, godiamoci questo riscaldamento perché è una cosa bella e molto distensiva. Non vogliamo perdere ogni secondo di quello che può essere una grande felicità".
Un ciclo con Inzaghi?
"Sì, l'abbiamo già iniziato qualche anno fa. Quando si è un grande club bisogna dimostrare con i fatti, lui è stato bravo e vincente. Meglio di così non si poteva trovare. È giovane e ambizioso".
Confermiamo il rinnovo di Lautaro? E c'è spazio per un grande attaccante?
"Soprattutto alla luce del fatto che ci sarà una competizione molto grande, normale che la rosa debba essere puntellata, ma dobbiamo fare i conti con la sostenibilità. Faremo un mercato creativo".
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