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Juventus: tra Coppa Italia e secondo postoTUTTO mercato WEB
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venerdì 29 marzo 2024, 16:00Primo piano
di RBN Redazione
per Bianconeranews.it

Juventus: tra Coppa Italia e secondo posto

A soli due mesi dalla fine del campionato, i bianconeri di Allegri si ritrovano a stringere tre certezze dal peso specifico differente. La prima riguarda la questione scudetto: e qui la certezza è aver definitivamente accantonato l’obiettivo primo posto da parecchie settimane. Seconda e terza riguardano invece il secondo posto in Serie A e l’accesso alla finale di Coppa Italia. Arrivare alle spalle dell’Inter significherebbe entrare in Champions e incassare 26,6 milioni di euro (di cui 7,5 dalla UEFA). Arrivare in finale di Coppa e vincerla, significherebbe invece riconquistare il trofeo dopo tre anni. Ma il primissimo scoglio da superare è la nuova Lazio di Igor Tudor.

Certamente, vedendo il tabellone delle squadre rimaste in gioco, la Vecchia Signora parte da favorita assoluta per la conquista del secondo trofeo italiano, che solleverebbe ancor di piú una stagione molto positiva. Tifosi e analisti, del resto, credono alla vittoria della Coppa Italia da parte dei bianconeri, specialmente se si vanno a scrutare le quote sulla competizione messe a disposizione dai siti per le scommesse elencati su Superscommesse.it. L'insidia Lazio resta comunque importante.

Quella contro Tudor sarà una sfida non solo particolare, in quanto ex, ma soprattutto sarà a ripetizione, con tre incontri nel giro di un mese tra campionato e Coppa. Quel Tudor che, peraltro, ha alzato il trofeo bianconero nel 2021 da vice Pirlo, nella vittoria di Reggio Emilia contro l’Atalanta. Il nuovo tecnico biancoceleste sta progettando il passaggio dal 4-3-3 marchiato Sarri al 3-4-2-1, da varare in campo quasi sicuramente già nel match di campionato all'Olimpico contro la Juventus. Dal canto suo, Allegri non sembra intenzionato al tridente, soluzione che al momento ritiene opportuna solo a partita in corso. "Devo tener conto degli equilibri della squadra", ha dichiarato dopo il pareggio con il Genoa, parecchio irritato dalla domanda sulle tre punte. 

La gara di Coppa Italia (martedì 2 aprile) sarà la seconda nel giro di quattro giorni, con 13 atleti bianconeri peraltro reduci dagli impegni con le rispettive nazionali. Fondamentale gestire le energie. Tra Yildiz e Chiesa ne ha spese di più il turco, anche sul piano emotivo, per cui, tenuto a riposo per il match di campionato, dovrebbe partire titolare in Coppa. Discorso analogo per McKennie, che potrebbe rifiatare in attesa del match tricolore all’Olimpico. Dal primo minuto dovrebbe esserci anche Vlahovic che dopo la squalifica acquisita contro i grifoni avrà molto da farsi perdonare. Unica certezza è quella di Perin tra i pali, indiscutibilmente portiere di Coppa.

Sul versante campionato, la Juventus sarà invece impegnata in cinque big match contro Lazio e Roma in trasferta, Milan in casa e poi Bologna, di nuovo in trasferta. Complicate anche le gare contro Fiorentina e Toro. Decisamente abbordabili gli impegni contro Cagliari, Salernitana e Monza. Da considerare poi il rendimento altalenante dei bianconeri negli ultimi due mesi (sette punti nelle ultime otto, con una clamorosa media retrocessione), che non rassicura affatto l’ambiente. "Servono 11 punti per qualificarci", ha ricordato Allegri riferendosi all’obiettivo Champions. Non sono più ammessi cali di concentrazione.

Intanto, in vista del match di campionato all’Olimpico contro la Lazio si farà sicuramente sentire la doppia assenza di Vlahovic, squalificato, e quella di Milik, infortunato. "Giocherà Kean, oppure Chiesa può fare il centravanti", ha tagliato corto Allegri, sebbene la prima soluzione con Chiesa a supporto appaia la più plausibile. Kean non gioca titolare da quasi 5 mesi (ultima apparizione, 11 novembre in Monza-Juve), proprio in coppia con Chiesa. Tuttavia, rispetto all’ultima gara, Allegri ritroverà Rabiot dal primo minuto: recupero estremamente prezioso per alzare il livello del centrocampo che durante l’intera stagione non ha offerto le solite certezze.

Stagione di cui ha parlato dettagliatamente l’ex bianconero Bonini a Tuttosport. “A questa Juventus manca il blocco di giocatori italiani forti che poi sono sempre stati alla base di una squadra vincente e l’ossatura della Nazionale. Anche nello spogliatoio questa mancanza si sente”. Ma i problemi riguardano anche la continuità dei risultati, il peso del reparto avanzato e l’organizzazione di gioco. Nonostante tutto, e per fortuna, la Juventus è ancora in gioco su due fronti.