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Decreto Crescita, la Serie A può ancora sperare di usufruirne: ecco comeTUTTO mercato WEB
mercoledì 10 aprile 2024, 22:42Altre notizie
di Matteo Barile
per Bianconeranews.it

Decreto Crescita, la Serie A può ancora sperare di usufruirne: ecco come

I club italiani possono ancora godere di alcuni vantaggi con i rinnovi di contratto per quei tesserati arrivati in Italia prima del 31 dicembre 2023

Dal 1° gennaio 2024 il provvedimento del Decreto Crescita non favorisce più il calcio italiano, che ha perso capacità economica e finanziaria sul calciomercato. Se l'abrogazione di questo emendamento applicato al calcio annulla le agevolazioni dei sodalizi italiani in sede d'acquisto di giocatori, il Decreto Crescita potrebbe fare ancora la sua parte per tutti quegli atleti tesserati in Italia entro il 31 dicembre 2023. A dirlo è l'edizione odierna di Repubblica. L'abbattimento delle tasse, previsto attraverso questo sistema, non verrebbe intaccato in caso di rinnovo di contratto. I calciatori interessati godrebbero di un sistema di imposte agevolato immutato per altri cinque anni, che diverrebbero otto se questi rimanessero ulteriormente in Italia. Questo è il margine di manovra su cui i club sperano di poter operare attraverso le mediazione dei propri consulenti. I rinnovi di contratto dei tesserati già presenti nel Belpaese entro il 31 dicembre 2023 rappresentano la possibilità primaria per tenere in vita il Decreto Crescita.

Tuttavia ci sono delle piccole speranze di vedere arrivi di giocatori dall'estero anche nel 2024 secondo il predetto dettame. In tal senso la faccenda si fa più complessa. Secondo i tributaristi contattati dalla Lega di Serie A e dai vari club, è necessario essere in possesso di una laurea triennale. Ma non solo. Dietro il possibile raggiro legale dell'abrogazione del provvedimento del Decreto Crescita ci sono fattori reddituali e immobiliari. Nel primo caso citato un giocatore non dovrebbe superare i 600 mila euro annui. Parliamo di un limite troppo basso per uno sportivo calcistico di medio-alto livello, il quale può ovviare a tale problematica attraverso tre scenari: l'arrivo in Italia con un figlio, la nascita di un genito o l'adozione di un bambino. Ciò consentirebbe di innalzare il proprio reddito, da cui verrebbe prodotto uno sconto fiscale del 60%. Non è quantificabile secondo quest'ultimo dato, ma sussiste uno sgravo anche per anche per questioni immobiliari. Ci sarebbero tre periodi di imposta agevolata dal Decreto Crescita, qualora il calciatore in questione avesse comprato un appartamento in Italia entro il 31 dicembre 2023 con annessa richiesta di cambio di residenza nel 2024. Quest'ultima opportunità costituisce l'ultimo segnale di speranza per il calcio italiano, che non vuole arrendersi all'abrogazione del Decreto Crescita. L'obiettivo è quello di trovare una falla legale nel nuovo regolamento riguardante per continuare a permettersi giocatori di grande livello a costi complessivamente contenuti.