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Cagliari-Juve: quando la comunicazione è peggiore dell’episodio in campoTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
sabato 20 aprile 2024, 14:45Altre notizie
di Nicole Tosi
per Bianconeranews.it

Cagliari-Juve: quando la comunicazione è peggiore dell’episodio in campo

Fa molto discutere il tweet dell’account ufficiale del Cagliari Calcio, in cui associa il risultato della partita all’immagine della gomitata ad Alcaraz

Uno degli aspetti su cui il calcio italiano dovrebbe migliorare, e che rappresenta lo specchio di come viene vissuta la rivalità sportiva nel nostro Paese, è la comunicazione. Un esempio significativo è emerso ieri sera dopo la partita Cagliari-Juventus: il social media manager della squadra sarda ha postato su X l’immagine dello scontro tra Mina e Alcaraz, in cui quest’ultimo ha ricevuto una gomitata che gli ha causato un copioso sanguinamento in campo rimediato con due punti di sutura in testa. Il tutto accompagnato dal commento al risultato, forse volutamente allusivo e sarcastico: “Un punto a testa”. 

Come fa giustamente notare la Fondazione Jdentità bianconera in un suo pezzo sull’accaduto, la comunicazione nel calcio sta subendo una deriva pericolosa, “alimentando un clima di odio e rivalità che non ha nulla a che fare con lo sport”, per di più “in un contesto già carico di tensione”, che avrebbe bisogno di professionisti che smorzano i toni invece che inasprirli. Il tutto per un solo fine, ovvero “la spasmodica ricerca dell’attenzione, del clic a tutti i costi, spesso a scapito dell’etica e anche di un minimo banale buonsenso”.

La riflessione della Fondazione procede con un auspicio su una svolta da parte di chi gestisce la comunicazione, da cui derivano grandi responsabilità: “La vera sfida di chi fa comunicazione è quella di creare un ponte tra le persone, di favorire il dialogo e l’unione, non la divisione e l’odio”. Riscoprire quindi una comunicazione che sia “al servizio dello sport, dei suoi valori e della passione dei tifosi”, attraverso un “approccio etico e responsabile”. Esempi positivi ci sono già, come l'account X del Pescara Calcio.

Noi ci uniamo a questo accorato appello, che è rivolto a tutti i professionisti del settore e che riteniamo fondamentale per migliorare il mondo stesso del calcio, mettendo in primo piano il fair play, il rispetto, i valori positivi dello sport. Il tifo è sacro e deve essere strumento di passione, gioia, arricchimento, condivisione, non di violenza (verbale e non) e recriminazione. Facciamo questo sforzo comune per migliorare la società in cui viviamo.