Nino Ori a Terzo Tempo: "Allegri è stato lasciato solo. In società non c'è serenità"
Il caldo post partita dell'Olimpico, i rapporti tesi tra allenatore e direttore tecnico, i tifosi e il futuro in panchina, questo e tanto altro nell'intervento di ieri di Nino Ori su Radiobianconera durante Terzo Tempo. "La Juventus mercoledì ha messo in bacheca la quindicesima Coppa Italia e non è cosa da poco, alla faccia di quasi tutti, allenatori e commentatori compresi, Maresca, Rocchi, Gravina e Malagò, ci metto dentro tutti. La frase urlata "Dov'è Rocchi" (pronunciata da Allegri, ndr) rimarrà per sempre nella storia tra le cose a me più care. L'arbitraggio è stato uno dei peggiori e nonostante questo la Juventus ha vinto. Quello che è accaduto poi nel post partita non mi è piaciuto, con una testata che da sempre è amica della Juventus, ha contestato una dirigenza che l'ha usato da parafulmine e poi lo ha lasciato solo.
Allegri ha sbagliato i modi e va condannato, ha perso la testa e dovrà giustamente risponderne. Lui sa che saranno gli ultimi giorni alla Juve questa, anche il gesto nei confronti di Giuntoli fa capire quanta poca serenità ci sia in società,è un segnale di fratture, di difficoltà che vanno avanti da tanto e sono da risolvere subito anche per non danneggiare chi arriverà. Il rischio che ci sia uno meno esperto o con le spalle meno larghe rispetto ad Allegri a gestire la squadra c'è. Negli ultimi anni Allegri si è fatto scivolare tutto quello che è successo, ma quanti altri lo avrebbero fatto?"...
Ascolta l'intervento integrale nel podcast