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Perin: "In tre giorni possiamo centrare i nostri obiettivi. Critiche? Le colpe non sono solo di Allegri"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 8 maggio 2024, 20:26Primo piano
di Daniele Petroselli
per Bianconeranews.it

Perin: "In tre giorni possiamo centrare i nostri obiettivi. Critiche? Le colpe non sono solo di Allegri"

A margine dell'evento Juventus Creator Lab ha parlato il portiere bianconero Mattia Perin, che è partito dalla finale di Coppa Italia e non solo: "Abbiamo nel giro di tre giorni gli obiettivi stagionali da centrare. Innanzitutto però dobbiamo cominciare dalla partita di domenica contro la Salernitana e non dobbiamo sottovalutarla, contro l'Atalanta l'ha messa in difficoltà. Non dobbiamo sottovalutarli e portare a casa i tre punti. Poi prepareremo la finale, una fantastica opportunità per noi. Abbiamo alla portata di raggiungere in una settimana i due obiettivi stagionali".

E ha continuato: "Alla Juventus è fondamentale sempre alzare un trofeo, poi però ci sono annate in cui non ci siamo riusciti. Due anni fa abbiamo fatto una finale di Coppa Italia e non siamo riusciti a vincerla, l'anno scorso siamo usciti in semifinale e siamo arrivati in semifinale di Europa League. Abbiamo fatto due annate in cui abbiamo fatto molta esperienza sia tra compagni che con le partite che abbiamo giocato perché molti di noi non avevano avuto l'opportunità di giocare. Abbiamo costruito una parte fondamentale di ognuno di noi per cercare poi di riuscire a vincere un trofeo".

Sulla vittoria che manca da diverso tempo poi ha detto: "Non mai mancato è il sacrifico e la voglia di lavorare. Ci sono dei momenti in cui si riesce a guadagnare più del dovuto e altre volte, nonostante il lavoro, non ci siamo riusciti. Quello che non dobbiamo perdere sono le nostre caratteristiche, soprattutto caratteriali, perché siamo dei ragazzi che lavorano sodo e duro. Sono certo però che solo lavorare duramente porta risultati. Poi ci sono delle volte che non arriva il risultato, ma se sei abbastanza bravo a capire cosa ti ha portato alla sconfitta puoi imparare anche da quello. Diciamo che abbiamo imparato tanto in questi anni ed è arrivato il momento di alzare un trofeo. Ma l'obiettivo primario ora è raggiungere domenica la Champions League". 



Tornando sulla finale di Coppa Italia ha ammesso Perin: "Questo è stato un anno particolare perché ho giocato meno rispetto a quelli precedenti non essendoci le competizioni europee. Però ho cercato di preparare come sempre ogni partita come se avessi dovuto giocare. Adesso viene prima la Salernitana e se dovessi giocare con la Salernitana devo farmi trovare pronto".

Mentre sul periodo della squadra: "C'è un grandissimo entusiasmo nello spogliatoio perché siamo riusciti ad arrivare a fine anno, nonostante per un periodo abbiamo creduto di poter lottare con l'Inter, ed è innegabile perché eravamo vicini. Ma a inizio anno ci siamo posti degli obiettivi ed erano: arrivare in Champions League e vincere la Coppa Italia. Ora siamo all'8 maggio e siamo arrivati a meno di venti giorni dalla fine potendo raggiungere entrambi gli obiettivi quindi nello spogliatoio c'è entusiasmo e voglia di raggiungere gli obiettivi. In questi anni ho imparato che se pensi al futuro perdi anche delle possibilità di raggiungere gli obiettivi. Siamo talmente concentrati che non ho sentito mai parlare di futuro. Quando arriveremo all'obiettivo ognuno vedrà cosa fare della propria vita. Però gli obiettivi di squadra sono più importanti dei singoli".

Infine sulle critiche ad Allegri ha detto: "Siamo abituati a ricevere critiche e siamo abituati a ricevere complimenti. Fino a gennaio eravamo una squadra formidabile, poi dopo aver pareggiato con l'Inter e perso con l'Inter siamo entrati in un vortice che ci ha portato critiche come è giusto che sia. Quindi sia noi che il mister siamo abituati a queste cose. Abbiamo la struttura per poter sopportare sia i complimenti che le critiche con grande equilibrio. Io credo che sia quando le cose vanno bene che quando vanno male ci si divide un po' le responsabilità. Non è giusto che la responsabilità vada tutta al mister quando si perde, perché in campo ci andiamo noi. Altrettanto quando si vince il merito si divide tra tutti. Le cose si fanno insieme e fortunatamente siamo un unico gruppo perché altrimenti credo che il post gennaio che abbiamo vissuto secondo me molte altre squadre sarebbero annegate".