LA PATENTE DEL TIFO

Se la discussione si sposta all’indietro e torniamo con la mente ad inizio stagione, ecco che siamo alle solite: zebre contro pinguini. La curva sciopera e non accetta le critiche dei tifosi da tribuna, gli occasionali, i pinguini. Il tifoso da tribuna contesta ai curvaioli il tifo per interesse e le delinquenziali azioni di alcuni. E invece che mettere la polvere sotto il tappeto , come accade da altre parti, noi si litiga di continuo, volano gli stracci in pubblico e si perde di vista quello che dovrebbe essere l’obiettivo comune, la Juventus. Perché non c’è un modo lecito e uno fuori luogo di sostenere la squadra. Non esiste la giusta maniera di tifare. Ognuno fa quel che può e quello che vuole.

Che sia dalla curva o dalla tribuna, che sia dalla poltrona di casa o in un salotto televisivo. Che sia sui social o con un articolo di giornale. Quello che non ci appare chiaro è che il bene comune dovrebbe essere la nostra squadra del cuore e invece ci disperdiamo in polemiche da Hashtag. La patente del tifoso non esiste, non è mai esistita e non esisterà mai. La Juve, la Juventus, la vecchia signora, i bianconeri, la Juve in gol, fino alla fine, vincere è l’unica cosa che conta. Ci siamo scordati tutto il nostro DNA per delle sciocche polemiche domestiche da condominio?