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AQUILANI: "Voglio restare a lungo e vincere tantissimo. Il riscatto? Dipende tutto dalla Juve. Pirlo? Fantastico averlo accanto. Delneri è un grande, spero che rimanga"TUTTO mercato WEB
© foto di Alberto Fornasari
venerdì 22 aprile 2011, 08:30Primo piano
di Redazione TuttoJuve
per Tuttojuve.com

AQUILANI: "Voglio restare a lungo e vincere tantissimo. Il riscatto? Dipende tutto dalla Juve. Pirlo? Fantastico averlo accanto. Delneri è un grande, spero che rimanga"

Intervista a 360° rilasciata dal centrocampista bianconero a "La Gazzetta dello Sport"

In una lunga intervista rilasciata a Mirko Graziano de "La Gazzetta dello Sport", Alberto Aquilani parla a ruota libera del momento bianconero, del suo futuro, della Juve che verrà e della Nazionale. Ecco i passaggi più significativi:

LA NASCITA DI AURORA - "Un’emozione che non si può paragonare a nient’altro".

"VOGLIO ESSERE PROTAGONISTA DEL NUOVO CICLO JUVE. E' UN PROGETTO VINCENTE" - "Nella Juve ho ritrovato continuità, serenità, anche la Nazionale? E ora voglio essere un grande protagonista del nuovo ciclo vincente che si sta aprendo. Se sono Sicuro? Sì, sicurissimo. So che è difficile ragionare al netto dei risultati, ma il progetto della Juve è vincente, io che lo vivo da dentro non ho dubbi. Le basi sono solide e non siamo così lontani dalle migliori. Ci vuole un po’ di tempo per costruire qualcosa di importante, l’Inter ne è un esempio. Questo è il momento di andare avanti per la propria strada, senza frenesia, senza ascoltare le critiche, soprattutto quelle solo distruttive".

"TORNEREMO PRESTO IN ALTO. IL LAVORO DEI DIRIGENTI NON E' STATO POI COSI' MALE"  - "Tifosi abituati bene? E' vero, e comunque loro sono sempre stati fantastici con noi. Serve ancora un pochino di pazienza, molto presto torneremo là dove la Juve deve stare. E alla fine anche il calcio italiano dirà grazie al nostro club. Cioè? Qui c’è grande voglia di puntare sui giovani italiani. Nessuno dà tanti giocatori alla Nazionale come noi. Una Nazionale che comincia anche a divertire, mi sembra.... Evidentemente il lavoro fatto la scorsa estate dai nostri dirigenti non è poi così male. Ripeto, le basi sono solidissime, si sta aprendo un ciclo vincente e io ne voglio far parte da protagonista vero".

"PIRLO? SAREBBE FANTASTICO" - "Che ne penso di Pirlo? Sarebbe fantastico averlo qui. E’ un top player, uno dei grandissimi a livello internazionale. Giocargli accanto mi aiuterebbe a crescere ancora di più".


IL MIO RISCATTO? DIPENDE TUTTO DALLA JUVE - "A che punto è il mio riscatto? Non lo so, davvero. La mia situazione è semplice. Dipende tutto dalla Juve: se vuole, mi riscatta senza dover chiedere il parere di nessuno".

"IO VOGLIO RESTARE A LUNGO E VINCERE TANTISSIMO" - "Cosa vorrei fare io? Restare a Torino, a lungo. Per vincere tanto, tantissimo".

"LA MIA STAGIONE E' POSITIVA" - "La mia stagione? Positiva, soprattutto fisicamente. Ho giocato con grande continuità, senza particolari problemi, oltretutto in un anno in cui in Italia ci sono stati parecchi infortuni di un certo rilievo. Sì, finalmente mi sono staccato di dosso l’etichetta di giocatore sempre rotto. Io sapevo di essere integro, di essere stato solo sfortunato in passato, però nel calcio ci vuole poco a etichettare qualcuno, e posso garantirvi che non è per nulla divertente. Oggi posso dire di aver vinto la mia scommessa: non era così semplice rimettersi in gioco accettando la soluzione del prestito".

"IL SOGNO E' SVANITO COL KO DI QUAGLIARELLA" - Dov’è svanito il «sogno» bianconero? Forse contro il Parma (prima gara del 2011, ndi). Perdemmo la partita dopo una lunghissima serie positiva e soprattutto perdemmo Quagliarella, un giocatore fondamentale per noi. Fabio stava benissimo, segnava sempre e garantiva i giusti equilibri là davanti. Da quel momento, di fatto, siamo andati anche in crisi psicologica. Un gennaio davvero da incubo, pieno di contrattempi incredibili".

"SPERO RIMANGA DELNERI, E' UN GRANDE TECNICO E MI HA INSEGNATO MOLTO" - "Chi preferirei fra Mancini, Spalletti e Villas Boas? Non so ancora se resto io.... Cosa penso di Delneri? Che è grazie a lui se la barra è rimasta dritta anche in mezzo alla peggior tempesta. Il mister ha sempre saputo tenere unito lo spogliatoio, dandoci la giusta serenità. A me, poi, ha insegnato molto, completandomi nella fase difensiva. Ho magari segnato meno del solito, però i miei compiti tattici sono stati spesso diversi rispetto al passato. Se Delneri merita un’altra chance? Sì, è un grande allenatore, gli è mancata solo un po’ di fortuna. Se i miei compagni la pensano come me? Sì".

"CHAMPIONS? NIENTE TABELLE" - Se crediamo al miracolo Champions? Pensiamo a vincere le ultime cinque partite, a dare continuità alla striscia positiva di quest’ultimo mese, poi faremo i conti. Non ha senso fare tabelle di nessun tipo. Di certo, non voglio nemmeno immaginare una Juventus fuori dall’Europa, qualsiasi essa sia. Ci giochiamo l'Europa League con la mia Roma? Speravo di giocarmi qualcosa di più importante con i miei ex compagni, invece è andata così sia per noi sia per loro..."

"DE ROSSI ALLA JUVE? FANTACALCIO" - "Se la Juve prendesse De Rossi? (ride) Penso purtroppo che oggi sia fantacalcio".

NAZIONALE - "Italia davvero così indietro rispetto alle altre grandi? No, abbiamo tantissima qualità e un c.t. eccezionale. La differenza per ora la fa solo l’esperienza. Negli altri Paesi, i nostri pari età hanno alle spalle già 50-60 partite in Nazionale. Bisogna tornare a dare spazio ai giovani italiani. Per questo dico che presto l’Italia ringrazierà la Juventus. Qui si è aperta una strada da imitare...".

"CHE FORZA MATRI!" - "Matri? Non lo conoscevo bene, non pensavo fosse così forte».


"ECCO PERCHE' I TIFOSI DEVONO ESSERE OTTIMISTI" - "Perché i tifosi dovrebbero essere ottimisti? Perché il progetto è serio, di qualità. E il prossimo mercato lo completerà sicuramente. A sprazzi - ci va riconosciuto - si è già visto un grande potenziale: prima del terribile mese di gennaio eravamo lì a giocarcela con le migliori. Penso anche a vittorie pesanti come quella contro la Roma. Ecco, ripenso ai tre punti dell’Olimpico e provo un po’ di amarezza per quello che poteva essere...".