Moby Dick - La Juventus sostiene Pereyra. Dopo Romulo in arrivo altri tre giocatori. Bonucci a rischio panchina

Se Vidal, come pare, non si muoverà da Torino, forse occorrera' riscrivere il giudizio complessivo sulla vicenda legata all'addio di Conte. Senza alcuna cessione illustre, a lungo paventata con le dimissioni del tecnico, e con l'arrivo dei vari Evra, Morata, Romulo e Pereyra, sara' difficile far ricadere le colpe del brusco addio sulla scarsa concretezza del progetto bianconero. La volonta' di Marotta è dunque quella di favorire una rapida risoluzione di tutti i rebus di un mercato quanto mai fluido, consentendo ad Allegri di poter rimodellare e programmare tatticamente la "rosa" a disposizione.

L'ingaggio dell'italo brasiliano Romulo, factotum dotato di corsa e  sufficiente qualità, consentirà di irrobustire la convinzione di poter ancora puntare sul 3-5-2, quantomeno inizialmente. La tesi presentata a Coverciano, in fondo, aveva come titolo "4-3-3". Se il percorso di apprendimento tecnico della squadra non avrà intoppi, a partire dalle prime apparizioni in Coppa dei Campioni si potrà assistere ad un cambiamento tattico. Con Evra terzino sinistro ed Asamoah prima alternativa al francese o ad uno tre "tenori" della linea mediana. 

Gli otto milioni spesi per Romulo, uno subito per il prestito e sette al termine della stagione, saranno presto recuperati con la cessione di Isla. Il cileno e' infatti vicino ad un trasferimento in Inghilterra, a cifre piu' chre mai gradite. In entrata, l'acquisto di Pereyra e' forse il piu' indicativo in merito al nuovo "modus" tattico, e soprattutto tecnico, che verra' imposto da Allegri. Al di là della declinazione dei numeri, dal 3-5-2 al 4-3-3 passando per il 4-3-1-2, la richiesta del nuovo tecnico bianconero sara' quella di celebrare un credo offensivo, dinamico.

Fatto di corsa e muscoli, di sovrapposizioni e partecipazione corale alla manovra. La richiesta di poter riavere a dispozione Zapata, ad esempio, costituisce di per sé la volontà di poter contare su difensori rapidi, veloci e pronti nell'uno contro uno. In ragione di questa nuova prospettiva, paiono in rialzo le quotazioni di Cacères ed in ribasso, tutt'altro che sensibile, di Bonucci. In attesa di conoscere il nome dell'attaccante richiesto da Allegri e di valutare la necessita' di aggiungere un difensore nella lista della spesa, la possibile retrocessione in panchina di Bonucci costituisce forse la prima vera novita' nell'era post Conte...

I VIDEO DI ALVISE CAGNAZZO

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CHI E' ALVISE CAGNAZZO - Alvise Cagnazzo (1987) è nato a Bergamo e vive a Bari. Giornalista, scrittore, autore e conduttore televisivo, è il più giovane vincitore del premio “Miglior giornalista di Puglia” sezione carta stampata -sport, istituito dall’Odg. È autore dei libri “Tutti zitti, parlano loro”, (2007), “Semplicemente Rafa” (2010) e, “Montero, l’ultimo Guerriero (2010) e, sempre per Bradipolibri, "Antonio Conte, l'ultimo gladiatore" (2011). Ha collaborato con Carlo Nesti. Ha condotto, per centosessantaquattro puntate, il programma televisivo “Parliamo di calcio”, in onda su Rtg Puglia in prima serata. È firma di Calcio2000, mensile nazionale e internazionale fondato da Marino Bartoletti, diffuso in trentadue paesi. Collabora con il giornale “Puglia”, fondato da Mario Gismondi, ex direttore del “Corriere dello Sport”. Collabora con “Il Riformista”. Editorialista per “Tuttojuve.com con la rubrica Moby Dick”. Ha partecipato come opinionista tv a “Quelli che il calcio” su Rai 2 e “La giostra dei Gol” su Rai International.