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CONFERENZA LIVE - ALLEGRI: "Partita non semplice, era importante per dare un segnale al campionato. Al Milan centrati tutti gli obiettivi, ora voglio vincere con la Juve"
sabato 20 settembre 2014, 23:45Primo piano
di Redazione TuttoJuve
per Tuttojuve.com
fonte dal nostro inviato Massimo Pavan

CONFERENZA LIVE - ALLEGRI: "Partita non semplice, era importante per dare un segnale al campionato. Al Milan centrati tutti gli obiettivi, ora voglio vincere con la Juve"

Massimiliano Allegri ha risposto alle domande dei cronisti nella conferenza stampa post-partita. Ecco le sue dichiarazioni, raccolte in tempo reale:

Avete disputato una grande partita. Come si preannuncia l'anno della Juve?
"Innanzitutto non è stata assolutamente una partita semplice perchè il Milan si è difeso in modo ordinato, in qualche ripartenza ci ha creato qualche pericolo. I ragazzi sono stati molto bravi ad avere pazienza, a non concedere molto al Milan, a creare diverse occasioni, però abbiamo faticato. Lo sapevamo, vincere a San Siro contro il Milan non è mai semplice. I ragazzi staseraci tenevano molto a questa partita, come tutti, perchè era una partita importante, anche se veniva solamente alla terza giornata, per dare un segnale al campionato".

Punterai più alla Champions del campionato visto che è scontato che lotiate fino in fondo per lo Scudetto?
"Di scontato non c'è niente, perchè altrimenti sembra tutto facile e non è assolutamente così. Vincere partite non è semplice, ci vuole sacrificio, bisogna giocare bene tecnicamente e quindi non è assolutamente semplice. Con la Champions dobbiamo credere di andare avanti, visto che abbiamo un girone complicato, perchè la vittoria dell'Olympiacos sicuramente ha complicato le cose. Nel campionato italiano ci sono squadre come la Roma, il Napoli, l'Inter, la Lazio, la Fiorentina, lo stesso Milan, quindi sarà un campionato molto più equilibrato di quello che è stato l'anno scorso".

Come è stato il ritorno a San Siro da avversario. E quali sono state le sensazioni per questa vittoria.
"Stasera è una serata particolare, l'ho detto ieri in conferenza: non sono una macchina. Dire di venire a San Siro e non avere emozioni per una partita del genere sarebbe stato da ipocrita e così non è stato. Sono stato tre anni e mezzo al Milan, dove abbiamo centrato gli obiettivi che ci eravamo prefissi prima di ogni stagione, però ora sono l'allenatore della Juventus e voglio vincere con la Juventus che è la cosa più importante".

Nel secondo tempo Pogba ha giocato più avanti e questo ha costretto Abate ad andare in marcatura. E di conseguenza, Honda a scalare su Asamoah. Il Milan ha perso tutta la forza sulla fascia destra.
"E' un'impressione giusta, il primo tempo dalla parte di qua, lo abbiamo fatto un po' con Pereyra, però Pereyra si inseriva più centralmente, perchè De Jong curava abbastanza da vicino Tevez. Allora per cercare di trovare un po' più di spazio per Tevez, gli ho detto un attimino di defilarsi. E così Tevez è stato molto bravo a capire la situazione e a leggere dove avrebbe potuto giocare meglio".  

Che effetto le hanno fatto i fischi del suo  ex pubblico?
"Sicuramente mi hanno visto come allenatore della Juventus, quindi c'è grande rivalità tra le due società. E' normale che abbiano fischiato in quel senso lì. Io credo in tre anni e mezzo di Milan di avere rispettato molto i tifosi, come faccio quando alleno le squadre dove vado. Come è stato al Cagliari, come è  stato al Milan e come sarà alla Juventus. Non mi è dispiaciuto, la vedo come una rivalità tra me e la Juventus. Parlare del passato in questo momento non ha più senso. Già a me, a parlare di un anno fa, non piace. Bisogna parlare del futuro, della Juventus, perchè dal 16 luglio sono l'allenatore della Juventus  e voglio vincere con la Juventus, sapendo  che in Italia è difficile perchè quest'anno è molto più difficile dell'anno scorso. E in Europa bisogna fare qualcosa di importante, rispetto all'anno scorso".

(domanda di Massimo Pavan per Tuttojuve.com, ndr) Mi sembra che la Juventus sia partita molto meglio rispetto all'anno scorso, soprattutto dal punto di vista del gioco, nella proposizione, nelle occasioni create. Non so se dipenda dalla preparazione oppure no. E poi se dal punto delle occasioni si può migliorare la concretezza, perchè si crea tantissimo e a volte si riesce a vincere solo di un gol. Poi se ha visto nell'atteggiamento dei tifosi qualcosa di diverso, se lo ha notato ci sono stati degli applausi al suo nome già la settimana scorsa e in Coppa martedì. Dopo lo scetticismo inziale per l'addio di Conte, penso che le cose stiano cambiando.
"Le partite andrebbero chiuse prima... le occasioni che facciamo. Anche stasera, in quella palla in area, Ogbonna è stato molto bravo a fare un intervento importante. Per quanto riguarda i tifosi, io sono un professionista, mi sono calato nella realtà Juventus appena sono arrivato, cerco e voglio vincere con la Juventus e sicuramente i tifosi sono una parte importante del successo perchè aiutano i ragazzi nei momenti di difficoltà come ci sono stati anche martedì contro il Malmoe. Verso di me credo abbiano molto rispetto della persona, io ho molto rispetto di loro e soprattutto li capisco, perchè dopo tre anni che c'è stato un allenatore, che insieme ai giocatori e alla società ha vinto tre Scudetti, e soprattutto uno che è stato 13 anni alla Juventus da giocatore, è normale che all'inizio ci possa essere stato questo spirito. Ma credo che alla fine quello che conta è la Juventus. I giocatori e gli allenatori sono tasselli, l'importante è che la società rimanga, rimane, è forte e dietro tutti i successo c'è sempre la società".

E' bello allenare Tevez?
"E' bello allenare i campioni. perchè innanzitutto dà gusto allenarli e soprattutto è bello vederli giocare. Alla fine nel calcio bisogna centrare le vittorie e bisogna fare tutto per centrarle. E se hai giocatori più bravi è più facile vincere. Tevez è un giocatore che è caratteriale, è tecnico e insieme a Tevez ci sono in questa squadra altri campioni e altri ragazzi giovani che possono diventare di campioni. C'è stato una volta quando allenavo il Sassuolo che credo abbia fatto 4-5 vittorie, dipende anche dalle situazioni. A volte abbiamo avuto la Supercoppa in mezzo, i preliminari di Champions, quindi a volte le cose non sono andate bene. Però ll'importante è centrare l'obiettivo finale che è quello che mi chiede la società"(redazione Tuttojuve.com)