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MAROTTA: "Siamo contenti della squadra, siamo competitivi in Italia ed in Europa. Mercato? Se a gennaio ci saranno necessità, effettueremo correttivi. Morata? Contiamo molto su di lui"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 22 settembre 2014, 10:50Primo piano
di Giuseppe Giannone
per Tuttojuve.com

MAROTTA: "Siamo contenti della squadra, siamo competitivi in Italia ed in Europa. Mercato? Se a gennaio ci saranno necessità, effettueremo correttivi. Morata? Contiamo molto su di lui"

Intervistato da "Radio 1", Beppe Marotta, direttore generale della Juventus, si sofferma ad analizzare il momento di forma vissuto dalla formazione di Allegri, parlando anche di calciomercato: "Mercato? Se a gennaio ci saranno necessità allora vedremo se fare correttivi. Siamo contenti del gruppo messo a disposizione di Allegri, siamo competitivi in Italia e anche in Europa, dove però ci sono corazzate più importanti della nostra. Sento critiche alla difesa ma se non sbaglio dopo tre partite ancora non abbiamo subito gol. La concorrenza stimola al maggior impegno: Pirlo è un campione ed il suo posto non è solo in campo, ma anche quello che può dare nello spogliatoio. Dal punto di vista calcistico, finora, la sua mancanza non si è fatta sentire ma da qui alla fine sicuramente avremo bisogno di lui come degli altri centrocampisti. Negli ultimi anni l'appeal Juventus è tornato quello di un tempo. Anni fa Di Natale non volle venire, ora i campioni vengono volentieri. Abbiamo creato una struttura con Paratici che ci permette di cogliere le opportunità di mercato. Balotelli? Non l'abbiamo mai trattato. Morata? Si è infortunato in maniera preoccupante al primo allenamento e ha ripreso da poco.

Contiamo molto su di lui, ma la concorrenza in attacco è tanta. abbiamo tante competizioni da giocare e quindi avrà il suo spazio". Marotta, poi, parla anche di temi più legati all'aspetto politico del calcio: "Si è parlato molto di spartizione dei diritti tv, ma poco di politica calcistica. ConTavecchio si è iniziato a parlare di riforme, ma per noi è fondamentale creare le seconde squadre, come avviene in tutta Europa tranne che in Italia, invece che di seconde proprietà che non ha nessuno. La Juve ha 65 giocatori quest'anno, tanti dei quali in prestito tra A, B e Lega Pro. C'è bisogno di creare una scuola federale che possa creare dirigenti calcistici e allenatori. spesso i presidenti non capiscono che ci sono dei dirigenti nel calcio, che nel resto d'Europa hanno uno spazio importante e notevole. Lotito può dire quel che vuole, io rimango del mio pensiero e non mi offendo di certo. Ritengo però pericoloso accentrare il potere in una sola persona. Tanti stranieri in Serie A? Non è un discorso solo di qualità ma anche di costi: squadre di B o Lega Pro chiedono cifre spropositate per giocatori che ancora non hanno dimostrato niente. In Italia andrebbe fatto un lavoro sui ragazzini, che si stanno allontanando dal calcio per praticare anche altri sport, magari con un percorso scolastico affiancato. Marchisio ad esempio viene dal settore giovanile e ha una juventinità molto pronunciata. Zaza, Berardi e Gabbiadini? Abbiamo già cinque punte in rosa, forse non avrebbero trovato spazio qui come al Sassuolo e alla Samp. Immobile invece era in comproprietà con ilTorino e lui ci ha espresso la volontà di andare al Borussia Dortmund, poi ci sono anche delle esigenze economiche".