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CONFERENZA LIVE - ALLEGRI: "Voglia di vincere è nel dna Juve. Caceres forse gioca. Dubbio Llorente-Morata". BUFFON: "Obiettivo? Almeno quarti di finale. Pogba può diventare tra i primi 2-3 giocatori più forti della storia francese"
martedì 30 settembre 2014, 18:45Primo piano
di Redazione TuttoJuve
per Tuttojuve.com

CONFERENZA LIVE - ALLEGRI: "Voglia di vincere è nel dna Juve. Caceres forse gioca. Dubbio Llorente-Morata". BUFFON: "Obiettivo? Almeno quarti di finale. Pogba può diventare tra i primi 2-3 giocatori più forti della storia francese"

Massimiliano Allegri e Gianluigi Buffon incontrano i cronisti allo Stadio Vicente Calderon di Madrid per presentare la grande sfida di domani sera contro l'Atletico, seconda gara del Gruppo A di Champions League. 

Dal Brasile in poi non ha più preso un gol. Come la vive? E poi come vede la situazione di Casillas?
BUFFON:
"Per quel che riguarda il gol di Godin, mi fa piacere a questo punto dire che è stato l'ultimo gol che ho preso, anzichè l'ultima parata che ho fatto. Per cui significa che dopo quel gol c'è stato molto altro che ho potuto fare e per il quale ho potuto farmi apprezzare in campo. Mentre per quel che riguarda Casillas, penso che stia meglio rispetto all'anno scorso perchè gioca praticamente sempre lui, cosa che magari l'anno scorso non capitava. Significa che le cose stanno tornando normale e lui sta di nuovo fornendo delle prestazioni importantissime come ha sempre fatto in tutta la sua carriera".

Ti sorprende il rendimento così elevato dell'Atletico Madrid?
BUFFON:
"Diciamo che questo exploit dell'Atletico Madrid poteva sorprendere qualche anno fa, 4-5 anni fa, quando hanno cominciato questo nuovo percorso di vittorie. Adesso non sorprende più perchè in questi ultimi anni ha vinto due Europa League, ha vinto la Liga, ha vinto altri trofei molto importanti, per cui significa che è una squadra che ha una consapevolezza di essere forte ed una carattura internazionale per cui quello che in questo momento tutti pretendono quasi dall'Atletico Madrid  è quello di fornire grandi prestazioni abbinandole anche ai risultati, cosa che magari qualche anno fa nessuno pretendeva".

Come posizioni quest'anno la Juventus in Europa, al suo primo vero esame in Champions? Pensi che questa debba essere la stagione della definitiva consacrazione di Pogba? E' stato accostato a Zidane e Platini in Francia...
BUFFON:
"Per quello che riguarda noi come squadra, sicuramente vorremmo riprendere il discorso Champions dove l'avevamo lasciato, nel nostro gradino più alto degli ultimi anni, cioè il quarto di finale col Bayern Monaco. Per noi sarebbe importante cercare di avere almeno quel tipo di obiettivo. Poi dipende molto spesso dalla fortuna o dalla sfortuna dei sorteggi. Per quel che riguarda Pogba, stiamo parlando di un giocatore, di un ragazzo, di un talento di primissimo livello, un giocatore che se mantiene questo tipo di attenzione, di testa, di voglia, di divertirsi, però in maniera seria, giocando, può diventare veramente tra i primi due-tre giocatori più forti della storia della Francia".

L'Atletico è uno specialista sulle palle inattive. Come pensate di difendervi?
BUFFON:
"Sicuramente questa è una domanda più tecnica alla quale secondo me risponderà più precisamente il mister. E' anche vero che nelle giocate da fermo sicuramente conta molto anche la bravura individuale e l'attenzione che ci si mette. Credo che questi fattori siano determinanti quanto la rabbia che si ha nel non volere prendere gol. E per chi ha un calcio piazzato a favore la rabbia che ha nel volerlo fare".

Come sta vivendo Morata l'esperienza in Italia? Ti ha sorpreso che Llorente sia rimasto fuori dalla lista dei convocati per l'ultimo Mondiale?
BUFFON:
"Morata è un giocatore appena arrivato, ha appena superato un problema fisico, visto che ha subito un infortunio importante a inizio preparazione. Adesso si è ripreso e con umiltà e molta disponibilità si sta allenando e si sta mettendo a disposizione della squadra, dei compagni e del mister, e cerca di apprendere e capire al meglio ogni situazione anche tattica che la Juve vuole cercare di sviluppare in campo. Del suo talento non ne parlo perchè penso che lo conosciamo tutti: un ragazzo che a 20-21 anni ha già giocato nel Real Madrid, ha fatto cose importanti nel Real Madrid, è stato comprato dalla Juve, vuol dire che stiamo parlando di un ragazzo che ha davanti un futuro radioso. Fernando è uno di quei giocatori che vorrei sempre avere nella mia squadra, perchè in qualsiasi momento, per qualsiasi situazione tornerebbe e torna sempre utile. Poi è un ragazzo che viene sempre apprezzato dal gruppo per i suoi modi di fare. Sarei stato felice per lui se fosse stato convocato per il Mondiale perchè sicuramente è uno di quei giocatori che poteva meritare la convocazione, però è anche vero che la Spagna ha talmente tanti ricambi, numericamente tanta qualità in attacco che ci può stare anche che uno come Fernando non sia stato chiamato".

Uno zero a zero sarebbe un buon risultato? 
"Se dovessimo giocare una partita ottima e gagliarda, che quando c'è da soffrire e difendersi lo fa bene e quando c'è da proporre lo fa con convinzione non sarebbe un risultato disonorevole. Dipende come arriva: se lo 0-0 arriva dopo una dimostrazione di forza sarebbe un buon risultato".

PARLA ALLEGRI

La Juve dopo aver vinto tre Scudetto ha anche fame europea?
ALLEGRI: "La voglia di vincere ancora è nel dna di questo gruppo che sto allenando, che ho la fortuna di allenare.Per quanto riguarda la Champions, non bisogna porsi obiettivi, bisogna cercare di fare il massimo di quello che riusciamo a fare. In questo momento il primo obiettivo è quello del passaggio del turno e approdare agli ottavi. Poi a marzo vedremo di che pasta saremo fatti per poter arrivare dove riusciremo ad arrivare".

Domani possiamo aspettarci una Juve con un atteggiamento tattico diverso? E' sua intenzione continuare a lavorare sulla difesa a quattro durante la sosta con le Nazionali?
ALLEGRI
: "Domani sarà una partita difficile, complicata, anche perchè affrontiamo una squadra che ha la sua forza nell'intensità, nel furore agonistico e soprattutto nella qualità che hanno nei singoli giocatori e nei calci piazzati, visto che i numeri fino a questo momento del campionato dicono che l'Atletico Madrid ha fatto 11 gol, di cui 8 su calci da fermo  e 1 su rigore. Quindi bisogna cercare di arginarli soprattutto nei calci da fermo e poi giocare soprattutto una partita molto tecnica, perchè è una squadra che ha una forza mentale incredibile, che ti dà grande pressione e soprattutto a livello agonistico ti può creare difficoltà. Per quanto riguarda la difesa a 3 o a 4, durante la sosta praticamente è impossibile lavorare sulla difesa a quattro perchè tutti i Nazionali partono. Tutti i giocatori praticamente vanno via. Ma è l'atteggiamento che la squadra deve avere, degli accorgimenti che si possono differenziare di partita in partita".  

In Spagna si parla molto dell'aggressività dell'Atletico...
ALLEGRI:
"La squadra rispecchia molto il carattere dell'allenatore. Guarda una partita dell'Atletico si può vedere l'aiuto reciproco. Sono tutti molto legati e uniti, hanno la forza mentaleper pressare e non mollare per 95 minuti. Questo è merito dell'allenatore che ha vinto una Liga e stava per vincere una Champions fino a pochi minuti dalla fine. Sarà una partita difficile per noi come lo sarà per loro. Partite come queste danno grandi emozioni perchè hanno grande fascino".

Chi tra Llorente e Morata si adatta meglio al suo gioco? Domani possono giocare entrambi?
ALLEGRI:
"Hanno caratteristiche diverse. Llorente è un giocatore da area, che dà un punto di riferimento alla squadra. Morata si muove fra gli spazi, ha una tecnica eccezionale, deve crescere perché è giovane. Sabato scorso ha giocato e ha segnato e per questo sono molto contento".

Ha qualche rimpianto per non aver giocato gli ottavi contro l'Atletico? Farai molti cambi rispetto alla formazione di Bergamo?
ALLEGRI:
 "La vita è strana. L'anno scorso non ne ho avuto la possibilità perchè purtroppo le cose al Milan non andavano bene e sono stato esonerato. Il sorteggio mi ha ridato... ho la possibilità di rigiocare con l'Atletico Madrid, quindi quando c'è stato il sorteggio ho sorriso a questo. E' una partita completamente diversa da quella che sarebbe stata l'anno scorso perchè l'anno scorso era un'eliminazione diretta, mentre quest'anno fa parte di un girone. Per quanto riguarda la formazione, le cose che posso cambiare, forse saranno il rientro di Caceres e il dubbio tra Llorente Morata".

Mandzukic al posto di Diego Costa: è un Atletico diverso?
"Diego Costa attacca maggiormente la profondità e svaria, mentre Mandzukic  è più un punto di riferimento, al Bayern l'anno scorso ha fatto grandissime cose. Tutti e due sono comunque  molto pericolosi, dotati di grande tecnica. Per i nostri difensori sarà un banco di prova importante"

Chi toglierebbe all'Atletico? 
"La loro forza è il gioco di squadra, quindi non serve togliere nessuno".