Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / juventus / L'Avversario
Cairo a Radio Rai: "Ieri grande giornata per noi. Scontri? Serve una regolata"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 27 aprile 2015, 11:01L'Avversario
di Redazione TuttoJuve
per Tuttojuve.com

Cairo a Radio Rai: "Ieri grande giornata per noi. Scontri? Serve una regolata"

Il presidente del Torino, Urbano Cairo, è intervenuto anche sulle frequenze di Radio Rai durante la trasmissione Radio Anch'io Sport. Ecco le sue parole: “E’ stata una grande giornata per noi, abbiamo sfatato la tradizione che vedeva il Toro senza successi nel derby da venti anni. Abbiamo fatto bene nel primo tempo, nella ripresa abbiamo tenuto bene il campo. È il coronamento di un percorso di crescita nato quattro anni fa, che ha dato soddisfazioni in Italia e in Europa. Abbiamo espugnato il San Mames, onorando l’Europa League nonostante l’eliminazione agli ottavi e facendo benissimo in Serie A in questa stagione. La squadra rende meglio dello scorso anno? Abbiamo ceduto Cerci e Immobile, acquistando però Quagliarella che sta dimostrando doti tecniche importanti. Ieri ha fatto un assist e una rete, anche Maxi Lopez e Martinez sono promossi. Abbiamo anche alcuni giovani che stanno facendo bene. Il Toro ha perso due calciatori importanti ma stiamo facendo meglio grazie alla nostra organizzazione. Un plauso anche alla nostra difesa, ovvero la base per creare i successi. Gli scontri che rovinano giornate di sport come quella di ieri? “Le bombe carta non sono state lanciate dai nostri tifosi. Ci sono purtroppo situazioni di tifo che vanno oltre, devo dire che anche allo Stadium vidi uno striscione bruttissimo che sottolineava la tragedia di Superga. Tutti dobbiamo abbassare i toni, a volte vedo tweet allucinanti. Dobbiamo darci una regolata, altrimenti non possiamo pretendere molto dai tifosi. Anche i presidenti devono dare un taglio a questi teppisti? Noi rispettiamo pienamente la legge, al Torino come in tutte le squadre. Dobbiamo abbassare i toni della dialettica verbale tutti insieme, che a volte superano i limiti. Alcuni tweet vanno a colpire in maniera sbagliata, io non faccio tweet ma chi li fa dovrebbe prestare maggiore attenzione. Io sto con Pallotta? Il presidente della Roma ha fatto bene da un certo punto di vista, ma forse avrebbe dovuto esporsi in modo diverso. Io sto con me stesso, con un atteggiamento contro la violenza. Anche la violenza verbale è sbagliata, dal mio punto di vista anche Pallotta non ha fatto bene a usare simili parole. Non credo che un dirigente debba scendere a un livello così basso. Qual è la responsabilità del calcio? “Bisogna fare i fatti, in Inghilterra la situazione del tifo violento è stata risolta con atteggiamenti decisi. Oggi gli stadi inglesi sono luoghi pacifici, i tifosi facinorosi vengono allontanati immediatamente. Le parole contano poco, adesso bisogna attuare le leggi. Cosa può fare il mondo del calcio? “Bombe carta a parte, ieri nello stadio la situazione è stata normale. Non possiamo avere uno steward per ogni tifoso presente.

I controlli, però, devono essere più rigidi e attenti. Come è possibile portare bombe carta all’interno di uno stadio? Il calcio deve tornare a essere un patrimonio delle famiglie. Ieri ero allo stadio con la mia famiglia, tutti devono avere la possibilità di farlo. Le nuove generazioni devono appassionarsi al calcio, non devono esserci rischi per famiglie e bambini. Questo va tutelato in maniera notevole, altrimenti mettiamo a rischio il calcio stesso. Senza gente allo stadio, il pallone si sgonfia. Sarebbe davvero un grande peccato. Il futuro del Torino? Abbiamo iniziato un percorso di crescita con Ventura, sposando una politica legata all’ingaggio di giovani con grandi potenzialità. Dobbiamo proseguire così, purtroppo siamo costretti a qualche addio come avvenuto per Ogbonna, Cerci e Immobile. Non volevo cedere Immobile, ma l’obiettivo nostro è quello di proseguire su questa strada. Dodici-tredici elementi sono convocati nelle rispettive Nazionali, abbiamo una rosa con qualità importanti. Il gap con le grandi c’è ancora, ma ci sono differenze di fatturato ancora enormi. Ventura ha fatto bene al Torino e viceversa, credo che il tecnico abbia ottenuto i migliori successi personali con noi. Puntiamo ad andare avanti insieme. Solo con idee e la ricerca dei talenti possiamo fare qualcosa di importante e migliorare l’attuale rendimento. Per il Torino non c’è la possibilità di scalare l’ultimo gradino? Ora bisogna evitare di fare proclami e illudere i tifosi, che potrebbero restare delusi. Puntiamo ad andare avanti passo dopo passo, cercando calciatori sconosciuti con talento da sviluppare. Lo abbiamo fatto finora e dobbiamo proseguire su questa strada. Inoltre abbiamo alcuni calciatori che da noi stanno vivendo una seconda giovinezza, puntiamo però a fare ancora meglio cercando talenti in giro per il mondo. Il settore giovanile sta facendo bene in tutte le categorie, c’è un progetto importante. Fare il salto di qualità è un obiettivo, ma bisogna rendersi conto delle differenze di fatturato importanti. La Lazio fattura più di noi, 30-40 milioni in più sono pesanti. Tuttavia – prosegue Cairo – dobbiamo puntare sempre a migliorare”.