Il top player per la stagione 2015/2016? La tifoseria bianconera

La stagione che partirà ufficialmente sabato prossimo, con la sfida alla Lazio per la Supercoppa italiana, si presenta tutt'altro che semplice ed agevole. Se un anno fa la tifoseria bianconera era ancora sgomenta ed incredula per l'addio di Antonio Conte, dodici mesi dopo, sono le partenze di Pirlo, Tevez e Vidal ad aver lasciato un vuoto significativo nell'ambiente juventino. I nuovi acquisti sono sicuramente giocatori di qualità e prospettiva, ma l'impressione è che, rispetto alla scorsa stagione, la Vecchia Signora sia al momento inferiore sia dal punto di vista della qualità di squadra che dal punto di vista del carattere e personalità. Del resto, sostituire uomini con la tempra di Tevez, Vidal e Pirlo, non è affatto semplice. Se per Andrea si è trattato di un addio quasi fisiologico (vista anche l'età) e per l'Apache ha prevalso la voglia dell'argentino di ritornare in Patria, qualche perplessità in più deriva dalla cessione di Vidal. Dal punto di vista economico e finanziario si è trattato di una operazione sicuramente positiva, in grado di generare una notevole plusvalenza. Va detto anche, però, che non sono le plusvalenze a farti vincere i titoli, bensì i calciatori. Inoltre, nel momento in cui cedi un giocatore del calibro del cileno (importante a livello qualitativo, quantitativo e caratteriale), dovresti avere già tra le mani la pedina con la quale andare a completare l'organico: al momento non pare sia esattamente così. Se in ottica futura la Società sta lavorando decisamente bene, confermarsi in Italia e soprattutto in Europa, ad oggi, 2 agosto 2015, appare decisamente più complicato.

Qualche passo indietro è stato fatto. Certo, c'è ancora un mese a disposizione per andare a completare la rosa, ma sistemare tutti i tasselli del mosaico bianconero al più presto, è condizione essenziale per permettere a mister Allegri di poter lavorare al meglio. Già, questo, in qualunque caso, sarà l'anno di Max, perchè, se la scorsa stagione si era praticamente ritrovato con la stessa squadra allenata dal suo predecessore (ed era stato bravo ad entrare in punta di piedi a Vinovo, per poi apportare le proprie variazioni sul tema), quest'anno è chiamato a dare la sua impronta sin da subito. L'ultima preoccupazione deriva poi dagli infortuni occorsi in fase di preparazione anche se, occorre sottolineare come, tali eventi, stiano riguardando calciatori già soggetti a questo tipo di guai nel corso della loro carriera. In quella che si presenta come una stagione sicuramente più difficile e problematica rispetto alla precedenti, il vero top player potrebbe essere la tifoseria juventina. Occorrerà mettere nel cassetto dei ricordi il passato, ovvero i quattro titoli vinti consecutivamente (i ricordi servono per creare album belli da sfogliare, ma occorre sempre guardare avanti) e ripartire con più entusiasmo di prima. I ragazzi avranno bisogno di tutto il sostegno del popolo bianconero che dovrà essere, una volta di più, il dodicesimo uomo in campo. Fino alla fine, perché nessuno ha intenzione di mollare nulla.