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Le prossime due settimane decisive per il futuro della Juventus: Morata sembra più lontano ma il futuro è tutto da scrivere. Il primo colpo arriva in difesa
martedì 24 maggio 2016, 00:30Il punto
di Ivan Cardia
per Tuttojuve.com

Le prossime due settimane decisive per il futuro della Juventus: Morata sembra più lontano ma il futuro è tutto da scrivere. Il primo colpo arriva in difesa

Nasce a Bari il 23.02.1988 e di lì in poi vaga. Sedicente avvocato e dottore di ricerca; scrive sul computer, sull’iPad e sui fogli di carta. Ma anche su TuttoMercatoWeb.com

Campionato finito, doppia doppietta di trofei incassata, senza chiamarla doblete perché altrimenti qualche tifoso nerazzurro si infastidisce e dimentica i 157 punti di distacco incassati negli ultimi 5 anni. Centocinquasette punti in cinque anni, abbastanza per vincere due campionati: la Juventus è uno o due campionati avanti alle principali avversarie, non è neanche un modo di dire. E punta a rimanervi, ma serve chiarezza, che arriverà: l'anno scorso la società bianconera annunciava Paulo Dybala il 4 giugno. Le prossime due settimane saranno decisive per capire i destini del mercato bianconero: nel bene o nel male, si passa da questo per costruire un'identità chiara anche sul campo. Chi ama il calcio giocato disdegna quello chiacchierato e ne ha tutte le ragioni, ma è con i campioni che si ottengono i successi e i campioni, tranne splendide eccezioni, arrivano grazie alle trattative di mercato. Sulle tempistiche del proprio progetto, la Juventus ha le idee molto chiare: non è un caso che i rinnovi di Allegri, Buffon e Barzagli portino il 2018 come data di scadenza. A presto arriverà anche quello di Evra, nel frattempo è chiaro che siano questi due anni la data entro cui la Vecchia Signora conta di portare a compimento questo ciclo d'oro. Come? Con la vittoria della Champions League, o almeno con la possibilità di essere competitivi in pianta stabile, lasciando poi agli episodi, fondamentali in questo tipo di percorso, il compito di fare il proprio lavoro. 

Per vincere, serve anche chiarezza: su Paul Pogba, bisognerà aspettare un altro po' per averne. Al momento p troppo presto o troppo tardi. Da un lato il copione rischia di essere già scritto, dall'altro se anche così non fosse l'Europeo potrebbe giocare la sua parte. Per quanto riguarda Alvaro Morata, si dovrà attendere un po' meno: entro la prossima settimana si avranno certezze. La società bianconera ha più o meno le mani legate, ma ha anche qualche margine di manovra. L'impressione è che il Real Madrid, per ora impegnato nel preparare la finale contro l'Atlético, voglia riscattare il giovane ariete. Chi scrive non è però convinto che sia davvero tutto così scritto, anche perché la Juventus si sta rendendo conto sempre più che anche Simone Zaza ha il suo bel mercato. Il centravanti lucano ha dalla sua i numeri, impressionanti se si pensa alla media-gol; quello spagnolo, la capacità di decidere le partite che contano. E questa è una qualità che a Vinovo tengono in grandissimo conto, ragion per cui l'obiettivo potrebbe (dovrebbe?) essere quello di trattenere Morata per poi utilizzare Zaza come pregiatissima pedina di scambio. Con Mandzukic vera certezza dell'attacco e Paulo Dybala richiestissimo dal Barcellona ma per il quale si resisterà a oltranza, mancherebbe un pezzo per completare il puzzle. Più Alexis Sanchez di Cavani: non perché sia più facile, ma perché sembra davvero più confacente alle necessità dell'attacco juventino. Come sarebbe confacente Miralem Pjanic (proprio una delle trattative in cui potrebbe rientrare Zaza), anche se sul centrocampista della Roma, come su Cavani e André Gomes, bisogna andarci coi piedi di piombo. Il bosniaco sarebbe perfetto per la Juve, a prescindere dalla partenza di Pogba, ma dovrebbe "tradire" uno spogliatoio di cui è parte integrante. Il portoghese e l'uruguaiano sono ottimi giocatori, ma a quel prezzo potrebbero non fare al caso della Juve. Il primo colpo, al netto dei titoli sugli attaccanti, la Juventus lo piazzerà in difesa: De Sciglio è un'idea concreta, soprattutto di Allegri. La dirigenza preferirebbe Widmer, anche perché l'Udinese è più semplice da convincere rispetto al Milan, ma alla fine il tecnico livornese dovrebbe avere il suo pupillo. Che in rossonero non ha mantenuto appieno quanto promesso, mentre in bianconero potrebbe rivalutarsi. Come Mehdi Benatia: salvo sorprese, sarà lui quinto centrale della difesa. A quel punto completa, col rinnovo di Evra e la possibilità di essere declinata sia a tre che a quattro. Si parte da dietro, in sostanza, anche se i titoli continueranno a essere dedicati agli attaccanti, che fanno sognare. Giusto anche così.