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L'IMBOSCATA - Tre-quattro ritocchi per una Juve da Champions. Ma non fatevi distrarre dalle Cassandre. Cosa serve? L'Aston Martin. Facciamo tutti i nomi...
venerdì 1 luglio 2016, 00:01Il punto
di Andrea Bosco
per Tuttojuve.com

L'IMBOSCATA - Tre-quattro ritocchi per una Juve da Champions. Ma non fatevi distrarre dalle Cassandre. Cosa serve? L'Aston Martin. Facciamo tutti i nomi...

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.

Dashiell Hammet  nel gotha degli scrittori di noir ha certamente una poltrona di prima fila. In uno dei suoi romanzi più celebri, “ Il bacio della violenza”  c'è un passaggio estremamente significativo. “ Il risultato dei programmi fatti con cura, è sempre scambiato- dai cretini- per fortuna “ .

Andate a prendere un caffè in qualsiasi bar del centro della vostra città e fermatevi un poco ad ascoltare. Almeno un paio di avventori parlano di calcio. E se tifano colori diversi da quelli della Juventus, è più che probabile che valutino la tirannia quinquennale di Madama, come un evento eccezionale. Frutto di “ fortuna” , di “ protezioni “ arbitrali, di “ fatturato “, di congiunzioni astrali irripetibili. Invece dietro al pentascudetto bianconero c'è un lavoro pazzesco. C'è un progetto di sviluppo  . L'aumento del fatturato che viaggia parallelamente all'espansione del brand, al posizionamento del marketing e ai successi sportivi. Sei anni fa la Juventus è stata affidata dall'azionista di maggioranza John Elkan , al  cugino Andrea Agnelli. E il figlio di Umberto Agnelli ha messo assieme una squadra (Nedved, Marotta, Paratici, prima Conte, poi Allegri) di gente competente abituata a farsi considerare per i fatti . Non per le promesse, non per i “ paroloni “ sparati a nove colonne su questo o quel quotidiano. Ma per i fatti. E i fatti dicono: dieci trofei tra Scudetti, Coppe Italia, Supercoppe Italiane. Centinaia di persone ogni giorno lavorano per l'azienda Juventus FC. Conosciamo solo la punta di un iceberg di colossali dimensioni. E se iceberg è sinonimo di pericolo, ebbene sì, la Juventus oggi è una realtà sportiva ed economica (in leggero attivo  il bilancio dopo aver sanato un “buco“ pregresso di 95 milioni) in grado di mettere paura alle più blasonate e vincenti concorrenti europee.

OBIETTIVO CHAMPIONS

Dopo cinque scudetti, il sesto di fila consegnerebbe la Juventus (che ha già pareggiato l'impresa della Juve degli anni Trenta) più che alla Storia, alla Leggenda. Vincere in Italia e tentare di vincere in Europa: là dove la Juventus è in credito con  la fortuna, tra finali disputate e irrimediabilmente perdute.

La campagna acquisti della Juventus, del resto , questo dice: acquisti mirati che possano irrobustire la rosa. Giovani di prospettiva accanto ad affermati campioni. Il saldo tra entrate ed uscite, finora è il seguente. Ceduto Padoin al Cagliari, non rinnovato Caceres in scadenza di contratto, “restituito“ (come da carta di recompra) Morata al Real Madrid (indennizzo, peraltro di trenta milioni), restituito per fine prestito Cuadrado al Chelsea. Sono arrivati Mandragora, nazionale Under 21 dal Pescara, Pjanic, cristallino talento bosniaco dalla Roma e a parametro zero dal Barcellona, il più forte terzino destro del mondo: Dani Alves .

L'obiettivo messo nel mirino si chiama Champions League. Obiettivo ormai dichiarato. Con un messaggio implicito ai migliori club del Continente: la Juventus ha la forza economica per trattare e per trattenere i migliori.

A mio parere, nonostante le perdite di Morata e Cuadrado siano pesanti, la Juventus già così è molto competitiva. Ma ha un problema: l'infortunio di Marchisio, dato per rientrante a novembre. I possibili sostituti (Lemina , lo stesso Mandragora) potrebbero risultare ancora acerbi nel ruolo delicato di metronomo davanti alla difesa. Per questo la Juventus si è mossa per Mascherano, uno avvezzo a mille battaglie. Da tempo, l'argentino del Barcellona, vorrebbe cambiare aria. Ma  i catalani perso Dani Alves, non vorrebbero privarsi anche di un altro dei veterani  che hanno fatto  stellare la squadra guidata da Enrique, Ma è di questo tipo di giocatori che abbisogna la Juventus: di gente che sappia come si fa.

SERVE L'ASTON MARTIN DI 007 

Al netto di ogni altra operazione minore, la Juventus abbisogna , probabilmente, di  tre/quattro ritocchi.

Ma non è facile. Non fatevi distrarre dalle Cassandre che quando si parla di Juventus vedono solo il lato negativo. Persino le previsioni della Banca di riferimento della Juve, secondo le quali ci potrebbe essere un saldo stagionale negativo pari a 10 milioni, vanno prese con le molle. Nella precedente stagione la medesima banca aveva ipotizzato un negativo di 21 milioni. Alla fine il saldo attivo è stato di 2,7 milioni di euro. Dice: ma mica sempre è domenica, mica sempre si arriva in finale di Champions League. Vero: ma da come il brand è volato (maglie di Pogba e di Dybala) la stima-prudente- non ha – con evidenza valutato tutte le entrate che hanno fatto sfiorare quota 400 milioni per quanto attiene al fatturato .

Cosa serve alla Juve?  Serve una Aston Martin (mi scuserà il dottor Marchionne) tipo quella di James Bond in “Missione Goldfinger”. Serve un'auto solida, veloce, che tenga la strada. Ma che contemporaneamente sia dotata di optional in grado di affrontare ogni emergenza. Insomma, dal “ tagliaruote” , alle cortine fumogene, dalle mitragliatrici , a quel navigatore (con tanto di rilevatore sonar) che “allora” sembrava una diavoleria da film e che invece oggi, nell'era della auto che posteggiano da sole (e presto da sole guideranno) è un indispensabile complemento di serie .

Tradotto: un difensore, un centrocampista, un attaccante , un esterno d'attacco.

BENATIA O HERNANDEZ ?

Gira il nome di Benatia, per la difesa. Ma la Juve lo vuole in prestito e senza obbligo ( come vorrebbe il Bayern ) di riscatto. Secondo i media ispanici, la Juve sarebbe vicinissima a Lucas Hernandez, classe 1996, difensore multiuso dell'Atletico Madrid. La clausola è di 20 milioni. La Juve sta lavorando per abbassarla. Si concretizzasse l'affare, sarebbe il secondo tassello (con Rugani) per una difesa di ferro ma con la carta d'identità ingiallita.

De Sciglio? Adriano Galliani ha assicurato che non si muove. Ma in alternativa, la Juve, un occhio a Darmian (che gioca sia da esterno che da centrale) potrebbe darlo. In ogni caso, in quel settore la Juventus è messa (in prospettiva) su un morbido piumone. Occhio a Filippo Romagna, capitano della Primavera. Potrebbe essere aggregato alla prima squadra, o mandato a fare esperienza in una  società amica .

KANTE: GRANDE IDEA

Centrocampo: Mascherano è incatenato al Barca. Andre Gomes, costa una tombola. Witsel non convince. Diawara ( che pure piace) viene valutato dal Bologna una enormità, pur con un  campionato d'esordio (dai dilettanti) di tutto rispetto. Il nome nuovo (mi dicono, con la mediazione di Evra e Pogba) è quello di Kantè, ringhioso mediano del Leicester “meraviglia“ di Ranieri. Ha una clausola di 20 milioni di sterline. E la Juventus sarebbe propensa a pagarla. Non ha il palleggio di Vidal, non ha il senso del gol di Naingolan, ma è un Rottweiler capace di murare  ogni pallone.  Kantè: fiato inesauribile, piedi non raffinati ma molto buoni.  Facciamo un misto tra Benetti e Furino, per capirci. Con Kantè i conti quadrerebbero. In attesa di Marchisio, la soluzione Kante davanti alla difesa con Pogba e Khedira ai lati  e  Pjanic dietro alle punte sarebbe pragmatica ed intrigante. Per sostituire Cuadrado l'idea Brandt, personalmente mi piace tantissimo: giovane, solido, capace di giocare in due ruoli, apprezzabile “ naso “ da gol.

SONDAGGIO PER IL CHICHARITO

Capitolo punte: al momento sono solo tre, in casa bianconera : Mandzukic, Zaza e Dybala. Qui esprimo un auspicio, visto che non ci sono certezze e visto che di seconde punte buone in giro per il mondo ce ne sono poche. E quelle poche costicchiano: da Sanchez a  Cavani ( che poi la seconda punta non vuole più farla ) al polacco Milik ( grande tecnica , rivedibile in zona gol) al Chicharito Hernandez: il messicano sarebbe probabilmente la soluzione più logica in uno dei moduli (4-3-1-2 in alternativa al 3-5-2) che Allegri adotterà. Cavalleria leggera (Hernandez e Dybala) al posto della tradizionale (Mandzukic o Zaza) fanteria da  campagna.

TUTTO SU JESUS

Il mio auspicio, peraltro,  è che vadano  decisi su Gabriel Jesus. Brasiliano del 97 del Palmeiras che segna a raffica e che farà le Olimpiadi. Ce ne sono tante,  (Real e Barcellona, ma anche Bayern) sul questo talento gestito da una geremiade di agenti, fondi, procuratori. Secondo i media anche l'Inter, oltre alla Juventus. Conosco da molti anni il mondo Juve. E conosco la pancia dei tifosi. E quindi credo di avere le carte in regola per dare gambe a quello che dico. Senza peli sulla lingua. Se Marotta sarà costretto a cedere, a fine stagione, ai tormenti di Tentenna Berardi, (liberando il Sassuolo dall'impegno verbale e consegnandolo all'Inter), i tifosi non andranno in fibrillazione. Berardi si è giocato i tifosi dopo aver rifiutato la Juve, per l'ennesima volta, qualche settimana fa. Ma se l'Inter dovesse sfilare Jesus alla Juve, Marotta si prepari a portare la croce. Dovesse andare “O Fenomeno“ in Spagna o in Germania, i tifosi direbbero, “pazienza con quelle, dal punto di vista economico, non si può competere”. Ma uno “scippo” da parte dell'Inter, i tifosi non lo ingoierebbero. E sarebbero in molti a rammentare a  Marotta che parte delle risorse per comprare Jesus , all'Inter è stato proprio Marotta a fornirle, acquistando in articulo mortis (la scorsa stagione) Hernanes. Non precisamente un innesto azzeccato .

E visto che siamo in tema, mi chiedo: ma è davvero il caso che la Juventus si spenda per mesi con un presidente come Sebastiani? Perché dopo millanta incontri, dopo cene e pranzi di lavoro, il finale, quando si tratta del Pescara è per la Juve sempre un martirio. Lapadula e Caprari: chi erano costoro? Dice, ma in fondo Mandragora.... Come si dice? L'eccezione che conferma la regola. Anche qui, senza perifrasi: Marco Verratti è una lisca di pesce infilata nel gozzo dei tifosi. Un rimpianto  destinato a perpetuarsi. Poteva e doveva essere lui, il “dopo Pirlo“. Sta facendo le fortune del Psg. Perché ci sono giocatori che non lasciano (Coman) rimpianti, nonostante la qualità tecnica. Altri che potrebbero rivelarsi macigni: pratici e mediatici. Gabriel Jesus, è giovane e senza esperienza? Esattamente come Morata, quando fu preso dal Real: minutaggio ridotto, gol a babbo morto, zero esperienza internazionale. Marotta trovi le risorse, non faccia come con Julien Draxler: vada Brasile e torni con Jesus. Del resto, con un nome del genere, come pensare che non sappia fare miracoli? 

Andrea Bosco ha lavorato al “ Guerin Sportivo “, alla “ Gazzetta dello Sport “, al “ Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “ Giornale “.  alla Rai come caporedattore del settore Cultura- Moda- Spettacoli. Andato in pensione per quattro anni,  è stato opinionista del “ Corriere della Sera “ - Da poco ha concluso la sua collaborazione con Calciomercato.com dove gestiva la rubrica “Juvemania“ .