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Via Pogba, dentro Higuain. La Juve tenta l'all-in per la Champions, ma allo stesso prezzo ha poco senso. Ora serve almeno un centrocampista: Hernanes sia da lezione
martedì 26 luglio 2016, 00:45Il punto
di Ivan Cardia
per Tuttojuve.com

Via Pogba, dentro Higuain. La Juve tenta l'all-in per la Champions, ma allo stesso prezzo ha poco senso. Ora serve almeno un centrocampista: Hernanes sia da lezione

Nasce a Bari il 23.02.1988 e di lì in poi vaga. Titolo di avvocato e dottorato di ricerca nel cassetto per scrivere di calcio, su TuttoMercatoWeb.com

Una sera d'estate, il sole al tramonto, magari un mojito in mano. Una sera così, una settimana così, il calciomercato come un brusio di fondo appena più forte del rumore della risacca. Ma di Gonzalo Higuain e Paul Pogba si parla sempre, si parla comunque: staccare la spina è impossibile, inutile. Perché, nell'immobilismo generale del calcio italiano, la Juventus è l'unica che fa parlare di sé. Per i fatti più che per le indiscrezioni, nonostante vi sia un bel daffare per evitarle: numerose, qualche volta credibili e molte altre no, superate però dagli acquisti. A parte il Napoli, che aspetta di incamerare i milioni del Pipita per muoversi, dalla Roma in giù è tutto fermo. I giallorossi sfogliano la margherita, l'Inter è alle prese con i mal di pancia di Mancini, il Milan con il closing più lungo del mondo, la Fiorentina prende giovani di prospettiva ma che non riempiono la pancia dei tifosi. La Juventus invece si muove per rinforzarsi, come fosse l'ultima della classe, facendo addirittura passare in sordina l'arrivo di Marko Pjaca, un classe '95 che forse è il vero nuovo craque del calcio europeo, ma che per ora ha dovuto cedere le luci della ribalta al più forte attaccante del campionato italiano. 

Arriviamo così alle valutazioni: Higuain-Dybala, una coppia da sogno per l'attacco della Vecchia Signora. Troppo forte per la concorrenza, italiana e magari anche europea? Può darsi, però conviene andare per gradi e motivare, perché quelli bravi dicono che si debba prima scrivere il titolo e poi strutturare un flusso di pensiero che lo giustifichi. Gonzalo Higuain è un calciatore straordinario, ha fatto qualcosa che nel campionato italiano sembrava impossibile, forse è il miglior centravanti al mondo. Questa la premessa, arrivano i però. Però Higuain è un classe '87, però è un calciatore che ha spesso deluso nelle finali, però costa 90 milioni di euro. Che sono quasi tutto il ricavato dalla probabile cessione di Paul Pogba, forse anche di più se consideriamo i differenti ingaggi dei due. E qui c'è la nota dolente, perché a Marotta e Paratici bisogna fare tanti complimenti, ma qualche volta il pelo nell'uovo non è troppo difficile da trovare. L'arrivo di Higuain, sulla scia di quello di Pjanic, ha il duplice effetto di rinforzare la squadra e indebolire le principali concorrenti: chapeau. E della trattativa per la cessione di Pogba, detto che non tutto è davvero già scritto, se n'è parlato da tempo: la Juve salutando il francese incassa quasi un terzo del proprio fatturato, con una plusvalenza monstre. Difficile, forse impossibile, dire davvero di no, se l'offerta tocca le corde giuste dal punto di vista economico. Fatti gli elogi di rito, sono le cifre a non quadrare: allo stesso prezzo, o quasi, è un'operazione che ha poco senso. Brutto e cattivo? Forse, ma sul lungo periodo è difficile non fare una valutazione di questo tipo. Perché parlando di Pogba si è sempre fatto il paragone con Zidane: in quel caso, la Juve prese Nedved, Thuram e Buffon. Adesso, sposta in avanti il baricentro della propria classe, ma al contempo all'indietro la propria anagrafica. Dal 93 all'87, il passo non è così breve. Funzionale nel breve periodo, forse davvero utile per vincere in Champions League, un'operazione del genere pare per molti aspetti lontana dai criteri di investimento bianconeri. Chi ne sa di poker direbbe che col Pipita la Juventus tenta l'all-in. Che è sempre e comunque una mossa azzardata, ma a volte, questo va concesso, dà i suoi risultati.

La settimana appena iniziata sarà quindi decisiva per il nuovo corso di casa Juventus, come fosse l'ultima di agosto. Tra martedì e giovedì si concretizzaranno la grande cessione e il grande acquisto. Perché questo succeda, mancano solo piccoli dettagli, se per piccoli intendiamo nell'ordine delle decine di milioni di euro. E quindi tanto piccoli magari non sono. Su Pogba, la Juve cercherà di strappare un ulteriore rialzo dal Manchester United, anche perché il 20% del ricavato va al centrocampista francese e a chi ne cura gli interessi. Su Higuain, ci sarà un timido tentativo di evitare il pagamento della clausola risolutiva al Napoli, ma non andrà a buon fine. Sul piatto Pereyra, per il quale i due club erano già d'accordo prima che scoppiasse la "bolla Higuain", ma anche Sturaro, Rugani e Zaza. Non tutti insieme, ça va sans dire. De Laurentiis, anche per non scontentare la tifoseria, non accetterà le proposte bianconere, ma con ottime probabilità concederà la possibilità di parlarne più avanti, quando gli animi saranno più calmi e la Juventus potrebbe recuperare parte dei famosi 90 milioni di euro. Nel frattempo, si apre comunque un buco a centrocampo. E vi è da imparare dalla scorsa stagione, quando si inseguì a lungo Julian Draxler e si chiuse con Hernanes: massimo rispetto per il brasiliano, ma nella situazione attuale l'arrivo di una seconda scelta sarebbe un errore di valutazione grave. Axel Witsel è pronto a tutto pur di vestire bianconero, ma forse i dubbi di chi lo dovrebbe prendere sono gli stessi di chi scrive: costa parecchio, non ha davvero mai dimostrato di valere tanto. Occhi in Catalogna, perché da Barcellona, con l'arrivo di André Gomes, qualcuno potrebbe partire: Javier Mascherano sarebbe perfetto ma rimarrà un sogno. Ivan Rakitic potrebbe essere una realtà, ma è anche il più costoso del lotto. Il meno esoso è forse Milan Badelj, per cui comunque la Fiorentina chiede 20 milioni di euro e che al momento rientra nel novero dei calciatori che piacciono ma non sono ai primi posti in ordine di gradimento. My two cents sul nome giusto? Il croato del Barcellona, per distacco. Ma non costa due centesimi, anche se il portafogli della Juve al momento sembra più aperto che mai.