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L'IMBOSCATA - Collina, ora basta: la misura è colma, chiarisca alla svelta. Allegri, è l'ora di osare. L'anarchia di Alves. L'astro nascente Caligara. Da Thiago Silva a Berardi, gli scenari...
venerdì 21 ottobre 2016, 01:10Il punto
di Andrea Bosco
per Tuttojuve.com

L'IMBOSCATA - Collina, ora basta: la misura è colma, chiarisca alla svelta. Allegri, è l'ora di osare. L'anarchia di Alves. L'astro nascente Caligara. Da Thiago Silva a Berardi, gli scenari...

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.

COLLINA : BASTA 

Non parlo mai dell'operato degli arbitri. Ma stavolta la misura è colma. E dico a Pierluigi Collina : basta. Lione – Juventus era l'unica partita di cartello nel turno di Champions di martedì scorso. Ma ad dirigerla, Collina ha mandato un arbitro inadeguato. Il polacco Marcinak non figura nei primi dieci migliori del ranking europeo. E sul campo del Lione si è visto il perché. Io non contesto il rigore assegnato al Lione. Non contesto la doppia ammonizione che ha portato all'espulsione di Lemina. Contesto il rigore che manca alla Juve.  Contesto il rosso diretto che avrebbe meritato la reazione di Darder. Contesto il mancato fallo al limite dell'area ai danni di Higuain. Contesto l'ammonizione data all'acerbo Diakhaby: giallo segnalato dall'assistente. Marcinak neppure aveva fischiato fallo. E Diakhaby era al quarto fallo da ammonizione: tutto rimasto impunito . Ora, non è che la vittoria "eroica" della Juventus a Lione faccia passare il resto in cavalleria. Da quando la Juventus è tornata a frequentare l'Europa, una sola volta è stata favorita (in casa con il Monaco, quando un fallo dal limite  fu trasformato in un rigore vincente). In compenso l'archivio segnala, andando a ritroso, le due gare con il Bayern la scorsa stagione: errori macroscopici ai danni di Madama. Segnala il mancato rigore su Pogba a Berlino quando la finale era in parità. Segnala l'infame gestione della gara in Turchia sotto la neve prima e su un campo di patate, dopo. Segnala le due gare contro il Benfica in Europa League. La seconda, durata ufficialmente 90 minuti, di fatto giocata per non più di settanta per l'atteggiamento ostruzionistico (impunito) dei lusitani. Segnala  il gol irregolare (fuorigioco di partenza) nella prima esperienza europea di Conte con il Bayern di Monaco .

Troppe volte in Europa, nelle ultime stagioni, la Juventus è stata penalizzata da direzioni di gara imbarazzanti. Per precipua responsabilità del designatore Collina. Al quale vanno chieste spiegazioni sulla dinamica della designazioni. Anche per evitare di mettere legna sul fuoco di antiche polemiche. Non c'è juventino che non abbia - parlando di Collina -  la bile in pezzi. Collina è quello della gara di pallanuoto a Perugia, ripresa dopo 71 minuti di sosta per pioggia. Collina è quello che convalida il gol di Toldo (in coabitazione con Vieri) che abbatte al novantacinquesimo in mischia Buffon al Meazza. Collina è quello che all'una di notte va a discutere in auto con Adriano Galliani nel parcheggio della trattoria di Meani, addetto (all'epoca) agli arbitri per conto del Milan. Ma che la giustizia sportiva, sanculotta con la Juventus, bellamente ignora. I tifosi hanno la memoria lunga. Collina la smetta con le designazioni alla Marcinak: mandi alla Juventus direttori di gara all'altezza. Io sono andreottiano : “ A pensar male si fa peccato, ma quasi sempre ci si azzecca “ . E come recita il vangelo di Agatha: “Un indizio è solo un indizio. Due indizi sono due indizi. Ma tre cominciano ad essere una prova"  Collina chiarisca alla svelta. Perché gli indizi creano diffidenza. "Souviens-toi de te mèfier: ricordati di diffidare". Questo motto era inciso nel castone dell'anello che Prosper Merimee, abitualmente portava. Chi era Prosper? Uno scrittore, autore tra l'altro della novella "Carmen" pubblicata nel 1845, dalla quale fu tratta l'omonima opera di George Bizet. La trama, immagino, sia nota.  Segnalo - in chiusura di questo primo capitolo - che pochi  media, in Italia, hanno evidenziato la pessima direzione di Marcinak. Uno (il solito) l'ha addirittura giudicato positivamente. Ma l'Equipe, in pagella, ha dato al polacco un significativo “quattro".  Vizio antico quello di certi italici gazzettieri: se di mezzo c'è la Juventus diventano  manzoniani. Lenire, sopire, ignorare, sono i verbi che lorsignori prediligono .

L'ANZIANO BUFFON

Veniamo alla Juventus. Non sta giocando bene. Ma nonostante l'evidente non esaltante momento fisico di alcuni giocatori (Khedira, Pjanic in primis ) Madama riesce a fare risultato. E questo è un atteggiamento da grande squadra.  Lo ha fatto con una doppietta di Dybala nella rognosa gara contro l'Udinese. Lo ha fatto in inferiorità numerica per un tempo, sul campo del Lione. Una vittoria di caratura continentale che mette la Juventus in pista di lancio. Non solo per il superamento del suo girone, ma anche per il proseguo in chiave Champions .

Gigi Buffon con quattro parate superlative (una disinnescando un rigore) ha risposto come solo lui sa fare a quanti volevano scaricarlo a Villa Arzilla. Gli avvoltoi che, sistematicamente, si aggirano sulla testa della Juventus non potranno banchettare come speravano. Buffon è sempre il numero uno al mondo. Alla faccia di chi lo descriveva prossimo al pensionamento. La squadra vista a Lione è stata una squadra orgogliosa. Che anche in inferiorità numerica non si è chiusa, cercando, per quanto possibile il gol. Ma vanno evidenziati anche i difetti. Se posso segnalare una cosa: a me pare che Dybala così lontano da Higuain, limiti le sue  possibilità in zona gol. Le sue e quelle del Pipita. Che a Lione ha fatto bene trovando un portiere attento nel negargli il gol. La difesa, grazie a Buffon ancora una volta non ha preso gol, Buon segno. Va considerata anche la situazione infermeria di Madama: se hai fuori Pjaca, Mandzukic, Chiellini, Marchisio, Rugani, Asamoah, Mandragora inevitabilmente ne risenti. Ma aver centrato  la vittoria in trasferta evidenzia che i limiti di questa Juventus sono ancora sconosciuti. E segnalo il coraggio di Allegri. Che ha mandato in campo un esterno d'attacco, pur con la squadra in dieci, cercando la vittoria senza accontentarsi del pareggio .

IL CAMMELLO DI CUADRADO

Allegri è stato premiato . L'inserimento di Cuadrado è risultato vincente.  La velocità e la fantasia di Cuadrado spaccano le gare. Poi conta anche la buona sorte. Le ali “vedono“ la porta stretta. Ma il tiro di Giovanni, con il Lione, ha sfidato le leggi della fisica. Cuadrado è riuscito ad infilare un “cammello” nella cruna di un ago.

Ora Allegri ne tenga conto: magari osando quanto finora non ha osato. Con un attacco che contempli Higuain, Dybala e Cuadrado assieme. Ci  vorrà del tempo per oliare i meccanismi . Ma la regola rammenta che chi “attacca meglio, meglio difende“.  Solo una sommessa-personale-idea.

L'ANARCHIA DI ALVES

La gara di Alves contro il Lione non mi è piaciuta. Troppo anarchico, a volte presuntuoso nelle giocate. Dani Alves è il miglior terzino destro al mondo . Rammenti per cosa lo ha preso la Juventus : saltare il suo uomo, andare sul fondo e crossare come sa, divinamente, fare. Quando si “pensa“ mezz'ala, Alves fa correre alla squadra eccessivi rischi. Si occupi della sua fascia. Là dove, da sempre, è un re.

ORA IL MILAN

Allegri – e fa bene a mio avviso- frequenta una gara alla volta. Vincendo. Zittendo gli azzeccagarbugli che ragliano allo spettacolo che non c'è e al bel gioco che manca. Le pretese di troppi critici si scontrano con una evidenza che viene sistematicamente sottaciuta. La qualità di gente come Higuain, Pjanic e Dani Alves non è in discussione. Ma per trovare la giusta chimica, ci vuole tempo. E in troppi dimenticano che da mesi ,la Juventus gioca senza un giocatore cardine,  nella sua manovra: Marchisio. Che per fortuna della Juve è al rientro dopo il grave infortunio. Con lui la Juventus ritroverà equilibrio e geometrie. E- mia personale valutazione- quando Allegri avrà a disposizione Mandragora ,avrà anche un vice di talento sia per Marchisio che per Bonucci. Io reputo Mandragora, un piccolo Mascherano : potrebbe essere una della sorprese della stagione .

Adesso sul cammino della Juventus c'è il Milan, in striscia positiva e in un momento di grande autostima. Un Milan da temere che terrà sveglia la Juventus. Che certamente affronterà la gara con l'attenzione, che un match tra la prima e la seconda in classifica, merita .

Meglio un Milan in salute che un Milan sottovalutato. Sono giovani e corrono. Dovrà correre anche Madama. Di sicuro eviterà i fatali appisolamenti evidenziati al Meazza contro l'Inter. Almeno dovrebbe. 

IL “ BIMBO “ REGISTA

Dall'addio di Pirlo la Juventus sta cercando un regista da mettere davanti alla difesa. C'è Marchisio che si adatta bene in un ruolo non suo. E c'è Mandragora da sperimentare. Allegri in emergenza può far conto anche su Lemina, Sturaro e su Hernanes. La Juventus sta cercando un catalizzatore di gioco all'estero, in attesa magari che maturi quel Sensi che gioca (bene)  nel Sassuolo e che la Juventus  controlla. A gennaio saranno verificate le qualità di Bentancur che (se l'affare non slitta a giugno) dovrebbe arrivare dal Boca Junior. Ma nella Primavera di Grosso sta esplodendo un altro (dopo il bomber Kean)  classe 2000, citato, non a caso, da Allegri. In gol a Lione nella tripletta messa a segno da Madama ( bene anche Clemenza abile arruolato dopo il grave infortunio). Il ragazzino si chiama Caligara. E' un tuttocampista capace di difendere, di costruire e di inserirsi in zona gol. Sta giocando, al pari di Kean, contro avversari più “ anziani “ di lui . L'ho visto un paio di volte. E il paragone che posso fare è che assomiglia al Locatelli del Milan . Se son rose fioriranno, ma Caligara sembra un predestinato. L'Inter per tre anni lo ebbe a disposizione. Poco convinta, lo cedette. Caligara arrischia di essere un grande rimpianto.

IDEE DI MERCATO

Witsel continua a rifiutare il rinnovo di contratto con lo Zenit. La Juventus potrebbe prenderlo a gennaio per un tozzo di pane: cinque milioni al massimo. Ma se lo Zenit, rifiuterà, a giugno Marotta potrebbe fare l'ennesimo colpaccio a parametro zero . Sempre sul fronte “zero euro per il cartellino“ sta prendendo corpo l'ipotesi Thiago Silva per la difesa.  Silva non è più giovanissimo ma è ancora titolare nel Psg e nella Nazionale carioca. Giocatore molto tecnico e di acclarata esperienza. Finora non ha trovato un accordo per il rinnovo. Ha firmato, viceversa Mascherano: per quel ruolo la Juventus dovrà battere altre strade. Di Betancur ho scritto poco sopra. Dalla Germania filtrano ipotesi sul futuro di Coman: il Bayern - si scrive - non vorrebbe riscattarlo. E il giocatore sarebbe costretto a ritornare alla Juventus. Che a quel punto avrebbe fatto l'affare del secolo:  sette milioni in due anni incamerati per il prestito del giocatore. Dovessero veramente le cose andare così, credo che Coman tornerebbe sul mercato. A suo tempo chiese (ottenendola) la cessione. Non penso possa rientrare nei piani della Juventus. A destra la Juve ha Cuadrado e a sinistra Pjaca.  A giugno dovrebbe finalmente mettere le mani su Berardi. Che , ha spiegato il ds del Sassuolo Carnevali ,“non ha rifiutato la Juventus“. Dichiarazione che conferma quale sarà, tra qualche mese, la destinazione del talento calabrese. Per lui, Allegri ha in mente un ruolo alla Beckam . Un ruolo che spalancherà probabilmente a Berardi le porte della Nazionale. Il quale Berardi, quando sarà presentato dovrà dire ai tifosi più o meno questo: “ Non ho mai rifiutato la Juventus. Solo non mi sentivo pronto per una maglia tanto impegnativa . Oggi reputo di esserlo e voglio mettere in imbarazzo Allegri perché ogni giorno lavorerò per conquistarmi una casacca da titolare“ . Poche cose, ma chiare. Molti tifosi juventini sospettano che Berardi voglia andare all'Inter. Non accadrà, perché il rapporto  Agnelli – Squinzi è di ferro. E il destino di Berardi, da tempo, programmato. Ma meglio chiarire. Quando c'è di mezzo l'Inter il popolo juventino diventa suscettibile ed  ipercritico.