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ESCLUSIVA TJ - Marco Motta: "Ferraris campo complicato. Gara da tripla ma Juve favorita sulla carta. Futuro? Magari torno in Italia"
giovedì 24 novembre 2016, 19:45Esclusive TJ
di Marco Spadavecchia
per Tuttojuve.com

ESCLUSIVA TJ - Marco Motta: "Ferraris campo complicato. Gara da tripla ma Juve favorita sulla carta. Futuro? Magari torno in Italia"

Un passaggio (ripetuto) alla Juventus in una carriera itinerante tra Udinese, Torino, Roma, Catania, Bologna e Genoa, prima di fare le valige e sbarcare in Inghilterra, al Watford e al Charlton. Marco Motta, doppio ex della prossima sfida tra rossoblù e bianconeri, si racconta a Tuttojuve presentando il match del Ferraris in programma domenica alle 15. "I risultati di oggi ci raccontano di una Juve agli ottavi di Champions e prima in classifica in campionato, con un buon distacco sulla Roma. I bianconeri arrivano in un ottimo momento alla gara contro il Genoa".

In casa con le grandi i rossoblù hanno fatto mediamente bene, pareggiando con il Napoli e vincendo contro il Milan. Che partita si aspetta domenica a Genova? "Storicamente il Ferraris è sempre un campo complicato. Sia per come gioca la squadra, sia per l'ambiente. Da Gasperini a Juric non credo ci sia stato un grosso cambiamento dal punto di vista tattico. Il Genoa è un'ottima formazione e ha una grandissima tifoseria. Sarà una gara da tripla, ovviamente la Juventus sulla carta resta la grande favorita".

L'avventura bianconera lei l'ha vissuta in buona parte in una rosa che metteva le basi per tornare a essere grande. Ha qualche rammarico per non essere stato in un'altra Juventus? "Arrivai con Delneri, che insieme a Marotta e Paratici mi volle in squadra. Certamente le cose sarebbero potute andare diversamente. Ho comunque avuto la fortuna di vivere la grandezza e il prestigio di un club blasonato e solido. Giocare in una società del genere non può che lasciarti grandi emozioni".

In quella squadra giocavano molti punti fermi della Juve di oggi... "Su tutti Buffon, è addirittura superfluo dirlo. Un campione che dimostra ogni anno la sua grandezza. Ricordo la personalità di Marchisio, che è rimasto un amico. Il suo rientro dall'infortunio risulterà preziosissimo. Poi c'è Bonucci, un altro giocatore simbolo di questa Juventus".

Ancora un passo indietro: 2009, doppia sfida tra Roma e Arsenal agli ottavi di Champions. Giocò titolare e mise insieme due grandi prestazioni. E' stato il momento più importante della sua carriera? "Certamente, pensando a entrambe le gare, due tra le mie più belle di sempre. Nonostante il finale (eliminazione ai rigori, a Roma 7-7, ndr) rivivo quei momenti con grandissimo piacere, mi hanno dato tantissimo".

Attualmente è svincolato, dopo la parentesi in Inghilterra al Watford e al Charlton. La rivedremo presto in mezzo campo, magari in Italia? "Il mio più grande desiderio in assoluto è quello di tornare a giocare il prima possibile. Sto valutando varie situazioni. Amo il mio paese e non c'è preclusione da parte mia nel tornare in Italia. Anzi magari, mi piacerebbe. Quello che conta è trovare una società che creda in me e voglia puntare sulla mia professionalità".