LIVE - STURARO: "Ricordo tutto della partita contro il Real. I derby sono partite a sé. Queste gare mi piacciono. Mi danno sensazioni belle e riesco a dare qualcosa in più. E sul mio ruolo..."

Stefano Sturaro ha parlato ai microfoni di Giovanni Guardalà di Sky Sport. Ecco l'intervista riportata da TuttoJuve.com: "Io aspetto un Torino forte, perché ha giocatori forti, sono arrivati giocatori che hanno alzato il livello di qualità e di esperienza. Però rispetto gli altri anni niente di più o niente di meno. Il derby è sempre una partita a se e non conta il livello di qualità, il livello tecnico. Li sono partite a se che basta una attimo per indirizzarsi da una parte o dall'altra. Sono partite che diciamo per emozioni, per stimoli, sono quelle che mi piacciono di più perché il pre - partita l'ambiente sia nostro che avversario... sono tutte cose che mi piacciono. Mi piacevano prima, da giovane, che diciamo le vivevo da tifoso, e quindi di coseguenza mi piacciono ancora di più giocandole. Quindi sono sensazioni belle che riesco da dare un qualcosa in più. Il Real Madrid? Si io ho un bel ricordo della partita contro il Real. Sono cose che ti porti dentro tutta la vita. Però quello è il passato e bisogna guardare al futuro. Ricordo tutto perfettamente, come ti ho detto sono cose che mi porterò dentro per sempre.

Lo sapevo già di giocare. Il mister è uno che durante la settimana inizia già a provare la squadra. Quindi sono arrivato abbastanza preparato non è stata una cosa dell'ultimo minuto. Poi in campo tutti i timori e le paure che puoi avere nel pre -  partita vanno via, perché tu devi pensare solo alla palla, al campo e ai compagni. Quindi in campo diventa tra virgolette una cosa normale. Il tuo ruolo? In base alle esigenze di un allenatore, di una squadra e anche in base alle mie caratteristiche, qualcosa riesco a farlo bene, qualcosa meglio e qualcosa male. Però diciamo che riesco a ricoprire più ruoli. Riesco ad essere adattato in più ruoli e nel calcio di adesso che si è evoluto molto è importante saper fare più cose. Perché adesso ci sono gli attaccanti che difendono, ci sono i difensori che sono i primi a impostare il gioco. Si è evoluto molto il calcio e saper fare più cose è importante".