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IL TERZO TEMPO - Notte d'Europa macchiata dal caso-Bonucci. Segnale forte al gruppo, Allegri è al comandoTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
mercoledì 22 febbraio 2017, 13:40Primo piano
di Luigi Risucci
per Tuttojuve.com

IL TERZO TEMPO - Notte d'Europa macchiata dal caso-Bonucci. Segnale forte al gruppo, Allegri è al comando

Il caso Bonucci-Allegri scuote la vigilia in casa Juve. Tribuna per Leo e grandi rischi per il mister, ma la Juventus viene prima di tutto e tutti.

La legge è uguale per tutti o, forse, Bonucci paga per tutti. Queste le due interpretazioni da dare al caso che ha scosso la vigilia dell'importantissima sfida al Porto, in scena stasera al “Do Dragao”. Il diverbio tra il centrale difensivo ed Allegri, avvenuto nell'innocua partita di venerdi sera contro il Palermo, prolunga i suoi strascichi fino alla clamorosa esclusione confermata ieri dal tecnico in conferenza stampa. Dalle parole del mister trapela una “punizione” avvenuta a seguito di più di una rimostranza negativa messa in scena dai suoi (la mancata stretta di mano di Dybala, i malumori di Lichtsteiner e Khedira dopo le rispettive sostituzioni) e, per tutti, ha pagato Bonucci, uno degli uomini con più personalità nello spogliatoio bianconero. Scelta coraggiosa, condivisa da mister e società, per dare un segnale forte al gruppo: “la Juventus viene prima di tutto e di tutti”. Buffon ha spiegato l'importanza di una simile decisione, proprio perchè va a toccare uno dei leader tecnici e caratteriali della squadra, segnale chiaro di come, a questo punto della stagione, ci sia bisogno di mettere la squadra davanti ad ogni altro interesse, anche rischiando un'assenza pesante in una partita cardinale come quella di stasera. Ad “incoraggiare” Allegri in questo senso, certamente hanno contribuito i rientri di Chiellini e Barzagli nel blocco dei centrali, due recuperi – lampo, che probabilmente porteranno una minima percentuale di rischio nell'inferno di Oporto. Anche Allegri si auto-multerà perchè, preso dalla foga della partita, il suo linguaggio è uscito dai canoni della decenza e dello stile Juventus, ma l'assenza di Bonucci certamente merita qualche riflessione e ne meriterà di ben più ampie, in caso di risultato negativo. Qualcuno paventa una futura rottura tra Leonardo ed i colori per cui in estate ha rinunciato a vagonate di sterline. Niente di tutto ciò accadrà, perchè squadra e giocatore sono consapevoli della reciproca importanza che l'uno riveste per l'altra, e che un incidente di percorso può capitare in una grande squadra. Tra l'altro la Juventus è attesa da una serie di partite che la porterà a giocare ogni tre giorni con Empoli e Udinese e Milan in campionato, Napoli in Coppa Italia e ritorno con il Porto a chiudere un ciclo intenso e terribile.

Ci sarà bisogno di tutti i membri della rosa, ed era forse questo il momento migliore per dare un segnale forte, deciso e risoluto all'ambiente. Bonucci paga per tutti ma va protetto e tutelato in vista del prosieguo della stagione e, soprattutto, in vista delle sirene che torneranno a suonare, forti, in estate. Intanto stasera va in scena quella che è, ad oggi, la partita più importante della stagione. La squadra di Espirito Santo è abituata ai palcoscenici europei, è la “Juventus di Portogallo” per numeri e blasone, e certamente non sarà un cliente facile come paventato da qualcuno nelle immediatezze del sorteggio. Occhio ad Otavio ed Andrè Silva, giocatori giovani ma già abituati a calcare lo stage della Champions, rapidi ed eclettici, possibili clienti scomodi per i rientranti e non più verdissimi Barzagli e Chiellini. In avanti Allegri ha confermato il contemporaneo impiego delle quattro stelle: rientrano Mandzukic e Cuadrado, confermatissimi Dybala ed Higuain, Khedira e Pjanic dovrebbero riformare la diga davanti alla difesa, ballottaggio Lichtsteiner – Dani Alves a destra, mentre a sinistra ci sarà Alex Sandro. A difendere i pali, senza alcun dubbio, ci sarà il capitano Gigi Buffon. Presenza numero 100 in Champions League (l'ennesimo record timbrato dal portierone) con la maglia della Juventus, con lo stesso Gigi che si è detto sopreso negativamente da questo numero, perchè convinto di averne giocate molte di più. Il suo ricchissimo palmares non presenta la coppa dalle grandi orecchie ed è questo, più di ogni altro, il cruccio che tiene Gigi sull'attenti, ancora al livello dei più grandi all'età di 39 anni suonati. Sarà una notte europea da non dimenticare, dove la Juventus dovrà dimostrare di essere più forte, oltre che dell'avversario, anche delle pericolose (ed evitabilissime) lotte intestine.