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Undici metri - Juve sottoposta a gogna mediatica e social, danni d'immagine notevoli. La società presenti il conto. Allegri ha tre motivi per andarsene, ma potrebbe restare. Mercato estivo, iniziate le grandi manovre bianconere...
sabato 25 marzo 2017, 00:45Il punto
di Brian Liotti
per Tuttojuve.com

Undici metri - Juve sottoposta a gogna mediatica e social, danni d'immagine notevoli. La società presenti il conto. Allegri ha tre motivi per andarsene, ma potrebbe restare. Mercato estivo, iniziate le grandi manovre bianconere...

Brian Liotti è una delle voci più popolari e apprezzate del panorama radiofonico nazionale, giornalista nonché appassionato ed esperto di calcio.

Cari amici, questa settimana ho deciso di parlare solo di calcio e di mercato, tralasciando quelle che sono le mie considerazioni sul polverone che si è alzato sulla Juve e sulla vicenda dei rapporti con i capi ultrà. La Procura Federale come sapete ha inviato alla Juventus ben 20 pagine in cui sarebbero presenti i punti in cui si evidenzierebbero i rapporti della dirigenza e del presidente Agnelli con i capi ultrà in odore di criminalità. La situazione è paradossale, assurda ma anche molto pericolosa.

A tal proposito sono totalmente d’accordo con quanto scritto in maniera perfetta ed esaustiva da Andrea Bosco, che ha analizzato lo stato attuale delle cose e le “stranezze” di questa indagine che regalerà di sicuro altri colpi di scena.

Dal mio punto di vista è in particolar modo inaccettabile la gogna “social” e mediatica a cui è sottoposta la Juve, sul web  è esploso lo sfottò e in alcuni casi si è diffusa la convinzione che esista l’assioma Juve=cupola. Assurdo!  Questa cosa  ha già comportato e comporterà danni d’immagine notevoli per una società quotata in borsa. Chiaramente questa è una situazione che la Juve dovrà far pesare nelle opportune sedi. Fortunatamente siamo nel 2017, la società è forte e preparata per difendersi da qualsiasi tentativo di attacco e destabilizzazione, ma comunque resta per il cronista e per i tifosi la sensazione “fastidiosa” che si tenda sempre a far passare in secondo (e terzo piano) i successi incredibili dei bianconeri. Ormai sono 6 anni che la Juve vince sempre,  per il semplice motivo che è la più forte. Stop. Parlare di arbitri, di capi ultrà ed altro è solo fumo, è solo un polverone alzato per nascondere una clamorosa evidenza: siamo di fronte ad una squadra che sta lottando per diventare (a suo modo) leggendaria.  

Voglio  parlare di calcio e soprattutto della Juve che verrà. Il primo nodo è quello di Allegri, rispetto alla scorsa settimana registriamo una chiara disponibilità di Allegri a prendere in considerazione l’ipotesi di rinnovare con la Juve  e di rimanere in bianconero. La decisione non è stata ancora presa, ma l’orientamento parrebbe quella di una conferma di Allegri e di un suo rinnovo. Questo spiegherebbe anche il probabile accordo di Paulo Sousa con il Borussia Dortmund e l’attendismo di Spalletti a Roma, il tecnico di Certaldo scioglierà le sue riserve sulla proposta di rinnovo con la Roma tra un mesetto, quando verosimilmente anche la situazione della panchina bianconera sarà più fluida.

Allegri ha pensato (e forse pensa ancora) seriamente all’addio fondamentalmente per tre motivi: la voglia di misurarsi in un campionato straniero (la Premier sarebbe il suo sogno), la consapevolezza che dopo un triennio e comunque 6 anni intensi la Juve necessariamente dovrà operare un corposo restyling in molti reparti (e in questo caso la società non si tirerebbe indietro), la voglia di avere nuovi stimoli personali e di squadra. Il crocevia sarà il quarto di finale contro il Barcellona, passare il turno anche in termini economici sarebbe importantissimo e potrebbe segnare le future strategie di mercato. 

Siamo vicini anche al rinnovo di Dybala (dovrebbe essere annunciato ai primi di Aprile), piacciono moltissimo Di Maria (pupillo di Allegri) e Sanchez. Un grande attaccante esterno arriverà, così come verrà preso un vice Higuain. L’altro reparto da sistemare è il centrocampo dove l’unico sicuro di restare è Pjanic. Anche Marchisio è un po’ in discussione e se davvero arriveranno 30/35 milioni dal Chelsea, chissà… Piace molto (e c’è già stato più di un contatto) Tolisso. Il sogno sarebbe Verratti ma a Parigi non “ci sentono”, certo se il PSG dovesse decidere di cederlo, state pur certi che la Juve sarà in prima fila con argomenti molto convincenti . Servirà anche un innesto di qualità dietro e almeno un esterno (credo di destra), Dani Alves infatti potrebbe andarsene in Cina a Giugno. Piace moltissimo Bernardeschi (che Buffon ha eletto a suo pulpillo). A parte il sogno Donnarumma (che credo rimarrà tale) la Juve sta seguendo in maniera pressante Meret portiere di proprietà dell’Udinese, oggi alla Spal. Meret è un altro che ha grande futuro, è bravo, giovane, forte, affidabile. La domanda è sempre la stessa, potrebbe riuscire a raccogliere l’eredità pesantissima di Buffon? C’è poi da considerare la situazione di Neto, insomma anche in porta il discorso sarà caldo.

Nel borsino bianconero sono calate poi le quotazioni di Berardi. Insomma la situazione è in evoluzione. Il mercato è in fermento e come detto la sfida di Champions con Barcellona segnerà il destino della Juve e in un certo senso anche del mercato e probabilmente anche il futuro di Allegri.  Prima della Champions c’è la doppia trasferta di Napoli che dirà tanto se non tutto sulla stagione bianconera. Saranno due trasferte infuocate per tanti motivi di cui avremo modo di parlare settimana prossima. Fino alla fine.