LIVE TJ - BUFFON: "Barzagli? Poca fantasia. Con il Barcellona battaglieremo. Agnelli? Nulla da aggiungere. Caso ultras? Cittadini come gli altri" (FOTO-VIDEO)

"La porta? Senza sarei stato un disoccupato". Testa e spalle (e parole) di Gigi Buffon, che spegnendo la millesima candelina tra Nazionale e club si presenta a Torino come testimonial del brand "head&shoulders". A tutto campo: "Ci ho messo un po' a fare capire chi fossi. Non ho mai capito perché si è cercato di farmi apparire una persona diversa da quella che sono. Sono una persona leale e corretta, ci sono voluti vent'anni per farlo capire".

STRESS FUORI DAL CAMPO - "Un gioco sadico e cervellotico... ognuno, però, deve provare a cercare sempre il meglio il ciascuna situazione. Quando sono stato messo in discussione ho provato a comportarmi in questo modo. Lione-Juve? Sono gare giocate sul filo dei nervi, da una parte c'è il baratro, dall'altra il paradiso".

SCARAMANZIA - "Non mi appartiene. Credo sia una forma di dipendenza a cui i si abitua. E io voglio essere indipendente. Il successo l'ho gestito grazie alla famiglia, senza esaltarmi nei momenti di euforia cercando di reagire nei momenti di difficoltà. L'altra chiave è volersi migliorare sempre. Come sportivo e come uomo, con le vittorie ma anche culturalmente. Il gruppo di lavoro è poi fondamentale, stima e rispetto reciproco credo sia un meccanismo inevitabile". 

IDEA DI BUFFON - "Ci ho messo un po' a fare capire chi fossi. Non ho mai capito perché si è cercato di farmi apparire una persona diversa da quello che sono. Sono una persona leale e corretta, ci sono voluti vent'anni per farlo capire".

RIGORI - "Non li ho mai guardati, e in fondo è andata quasi sempre bene. Berlino nel 2006? La gioia della mia vita. L'ansia però ha battuto la felicità. Una volta rientrato negli spogliatoi ero quasi svenuto. Quindi ricordo la vittoria del Mondiale con ansia e sollievo". 

FUTURO DONNARUMMA - "Gigio ha qualità enormi. Fisiche e mentali. Regge bene le pressioni tra Nazionale e Milan, è un ragazzo che ha un futuro grande. Potrebbe essere mio figlio..."

La conferenza termina e Buffon parla ai giornalisti presenti.

APRILE DI FUOCO - "Ci giochiamo tanto, però lavoriamo per questo. Ci sono alle spalle nove mesi di lavoro. È la parte migliore che vogliamo vivere da protagonisti. Napoli? Arriviamo come arrivano gli altri, non c'è da lamentarsi di nulla. Se saremo più bravi vinceremo". 

BATTAGLIA CHAMPIONS - "Barcellona? La speranza di poter battagliare fino alla fine c'è. Abbiamo avuto la fortuna e la bravura di guadagnarci queste due partite. Se si dovesse uscire o passare il turno vedremo come accogliere i due verdetti".

CASO BARZAGLI - "Non mi ha fatto nessun effetto. Non è la prima volta che succedono certe cose, manchiamo un po' di fantasia... Barzagli non ha lasciato il ritiro per un male di pancia o una frattura del perone, ma per problemi personali. Se poi è andato fuori a fare una cena ha fatto bene".

AGNELLI E ULTRAS - "Per quel che riguarda la vicenda non posso aggiungere nulla, ha già parlato il mio presidente in maniera esauriente. Per quel che riguarda i tifosi credo facciano parte della società civile, se possono andare allo stadio e girare per strada sono cittadini come tutti gli altri".