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ESCLUSIVA TJ - György Garics: "La Juve ha già vinto il campionato ma attenzione all'Atalanta, non ha nulla da perdere. Caldara? Non si sente ancora juventino"TUTTO mercato WEB
© foto di Giacomo Morini
mercoledì 26 aprile 2017, 20:15Primo piano
di Mirko Di Natale
per Tuttojuve.com

ESCLUSIVA TJ - György Garics: "La Juve ha già vinto il campionato ma attenzione all'Atalanta, non ha nulla da perdere. Caldara? Non si sente ancora juventino"

Per parlare approfonditamente di Atalanta-Juventus, la nostra redazione ha contattato telefonicamente, in esclusiva, chi ha vissuto due stagioni con la maglia della "Dea", György Garics:

Buonasera György, come vedi la sfida tra Atalanta e Juventus?

"E' sicuramente una sfida che, fino all'anno scorso, non valeva l'Europa. La novità non è vedere la Juve che sta per vincere un nuovo campionato ma tanto vedere l'Atalanta li. Per i bergamaschi tutto ciò deve essere un premio, alla società, i giocatori e ai tifosi vanno i miei più sinceri complimenti. Ricordo ancora l'inizio non idilliaco, si parlava già di retrocessione ed invece hanno sovvertito la situazione. Tanto di cappello ai dirigenti che hanno dato l'opportunità a Gasperini di poter lavorare. La sua bravura non è un mistero, era già arrivato in Europa League col Genoa e le sue qualità sono state selezionate dall'Inter. Non una squadra qualsiasi".

L'Atalanta sta facendo un gran campionato grazie anche al suo vivaio...

"Sì, ha sempre avuto questa politica di lanciare i giovani per poi rivenderli. Quest'anno, poi, ha avuto tanti ottimi giocatori tutti insieme, penso dunque che bisogna sfruttare il momento e godersi la partita a testa alta. Non avrà nulla da perdere, sarà inutile per l'Atalanta cercare di tener testa alla Juventus. Ricordo ancora quando andai via dall'Atalanta che il presidente voleva convincermi a restare, mi aveva parlato di Europa. A sette-otto anni di distanza ti rendi conto di quello che hanno realizzato, mi sono reso conto anche io di averci creduto poco. Per loro sarà molto difficile confermarsi, ma questo è un argomento che andrebbe affrontato dopo".

Sostieni che l'Atalanta giocherà senza alcun tipo di pressione, ecco in caso di vittoria bianconera all'Atleti Azzurri il campionato sarà davvero finito?

"Per me è finito ormai da qualche mese. La squadra da battere è sempre stata la Juve, lo dimostra il modo in cui ha affrontato il Napoli nella doppia sfida ravvicinata tra campionato e coppa. Le altre inseguitrici hanno sbagliato in continuazione, ma più che demerito loro è merito della Vecchia Signora".

Secondo te, Caldara che è già di proprietà della Juventus risentirà in modo particolare della sfida?

"Sicuramente sa di affrontare il suo futuro, poi bisogna trovarsi nella situazione. Io ad esempio mi sono trovato similmente ad affrontare il Napoli quando ero a metà con l'Atalanta, è una situazione particolare perchè ti senti un po' appartenente a tutte e due. Non si sentirà ancora juventino perchè non ha giocato con la maglia bianconera ma ha l'opportunità di mettersi in mostra domani sera".

Col campionato già chiuso, può essere l'anno buono per la fatidica tripletta? Cosa ne pensi?

"Assolutamente sì, la Juve è a buon punto per la tripletta. Ha avuto le sue difficoltà ma grazie alla sua continuità ha sempre mantenuto il vantaggio in campionato ed è stata brava a gestire le situazioni in coppa. Da fuori, i bianconeri danno la sensazione di essere come l'Inter di Mourinho. Mi ricordo questi ultimi, in particolare, nell'ultima partita di campionato tra Inter e Atalanta finita 4-3 per i padroni di casa. Segnarono subito, noi la ribaltammo e loro andarono sotto di un gol a portarsi sul 3-2. Capovolgimenti continui, facevi un gol e loro subito lo replicavano. E così è anche la Juventus, è come un cavallo che salta quel centimetro in più di quel che serve. Mai un metro. Gioca male ma vince le partite, lo ha dimostrato anche nelle manifestazioni in cui ha partecipato. Spero sia l'annata buona anche per il calcio italiano, mi sento ormai italiano e penso che tutti dovrebbero tifare Juve in Europa. E' merito della Juve se l'Italia è ancora rappresentata fuori dai confini nazionali; inoltre non condivido affatto chi tifa contro le proprie connazionali".

Si ringrazia György Garics per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.