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Zazzaroni: "Davvero irriconoscibile, vuota e confusa la Juve fino all’intervallo"
Nel corso del suo articolo di fondo pubblicato sull'edizione odierna del quotidiano, il direttore del Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni ha commentato la prestazione della Juventus in quel di Cagliari:
"A Cagliari, nella settimana della Mostra Internazionale del Bloque Bajo (Real Madrid, Roma in dieci, Olympiacos), abbiamo visto cosa può succedere a questa Juve quando prova ad alzare il baricentro togliendo qualche mattoncino dal muro difensivo: un avversario come il Cagliari la infila come burro con Luvumbo, Augello e Nandez e nel solo primo tempo riesce a creare quattro o cinque occasioni chiarissime - e poco importa se i due gol arrivano soltanto su rigore.
Davvero irriconoscibile, vuota e confusa la Juve fino all’intervallo, nella quale Alcaraz, Weah e in parte anche Locatelli hanno alimentato tante domande sul loro effettivo valore. Decisamente più credibile e reattiva quella della ripresa, rilanciata da Vlahovic, autore di una notevole prodezza su punizione. Più efficace anche Chiesa; quasi eccessiva e anomala la distribuzione delle forze nel finale quando Allegri ha presentato, tutti insieme, Vlahovic, Chiesa, Yildiz, Milik e Iling-Junior. Con il punto strappato con i denti la Juve è salita a 64, uno più dello scorso anno: adesso per la Champions ne mancano sei su 15".
"A Cagliari, nella settimana della Mostra Internazionale del Bloque Bajo (Real Madrid, Roma in dieci, Olympiacos), abbiamo visto cosa può succedere a questa Juve quando prova ad alzare il baricentro togliendo qualche mattoncino dal muro difensivo: un avversario come il Cagliari la infila come burro con Luvumbo, Augello e Nandez e nel solo primo tempo riesce a creare quattro o cinque occasioni chiarissime - e poco importa se i due gol arrivano soltanto su rigore.
Davvero irriconoscibile, vuota e confusa la Juve fino all’intervallo, nella quale Alcaraz, Weah e in parte anche Locatelli hanno alimentato tante domande sul loro effettivo valore. Decisamente più credibile e reattiva quella della ripresa, rilanciata da Vlahovic, autore di una notevole prodezza su punizione. Più efficace anche Chiesa; quasi eccessiva e anomala la distribuzione delle forze nel finale quando Allegri ha presentato, tutti insieme, Vlahovic, Chiesa, Yildiz, Milik e Iling-Junior. Con il punto strappato con i denti la Juve è salita a 64, uno più dello scorso anno: adesso per la Champions ne mancano sei su 15".
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