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Calabro: "Juve, c'è un'altra rifondazione all’orizzonte. Servono idee, gioco e pazienza"
Nel corso del suo articolo di fondo su Tuttosport, Piero Calabrò si è soffermato sulla Juventus e sul suo futuro: "C'è una grande attesa, da parte dei tifosi bianconeri, di sapere o, quantomeno, immaginare il futuro sportivo prossimo della Juventus, con l’ovvio auspicio che presto abbia inizio un nuovo ciclo vincente.
Premesso che una simile aspettativa non può che essere condivisa, credo però che, al netto della passione, sia opportuno ed anzi necessario operare una analisi profonda di tutti gli elementi utili al fine di consentire valutazioni il più possibile oggettive (...). L’insegnamento che se ne trae, dunque, è che dopo cicli lunghissimi di vittorie la creazione di nuovi periodi vincenti necessita di un non breve lasso di tempo e di notevoli cambiamenti tecnici (...).
E’ evidente che, non potendo competere con chi vanta fatturati almeno doppi, la dirigenza della Juventus dovrà lavorare alla ricerca di giocatori difficilmente considerabili come top players e, a mio parere, di una guida tecnica che sappia costruire una squadra vincente partendo soprattutto dal gioco e dall’appartenenza di ogni componente (dirigenza, squadra, staff) all’identità ed al progetto bianconeri (...). Questa credo sia la strada obbligata anche per il bravissimo Cristiano Giuntoli, che già ha dimostrato di saper creare dal nulla progetti vincenti".
Premesso che una simile aspettativa non può che essere condivisa, credo però che, al netto della passione, sia opportuno ed anzi necessario operare una analisi profonda di tutti gli elementi utili al fine di consentire valutazioni il più possibile oggettive (...). L’insegnamento che se ne trae, dunque, è che dopo cicli lunghissimi di vittorie la creazione di nuovi periodi vincenti necessita di un non breve lasso di tempo e di notevoli cambiamenti tecnici (...).
E’ evidente che, non potendo competere con chi vanta fatturati almeno doppi, la dirigenza della Juventus dovrà lavorare alla ricerca di giocatori difficilmente considerabili come top players e, a mio parere, di una guida tecnica che sappia costruire una squadra vincente partendo soprattutto dal gioco e dall’appartenenza di ogni componente (dirigenza, squadra, staff) all’identità ed al progetto bianconeri (...). Questa credo sia la strada obbligata anche per il bravissimo Cristiano Giuntoli, che già ha dimostrato di saper creare dal nulla progetti vincenti".
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