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Demiral: "In Italia tornerei volentieri, Yildiz è unico. Koopmeiners? Incuriosito dalla Juve"
Nella lunga intervista rilasciata a Gazzetta.it, Merih Demiral ha parlato del suo possibile futuro, magari con un ritorno alla Juventus. “Nel calcio mai dire mai: in Arabia sono felice e ho trovato un calcio in espansione e persone che mi trattano molto bene , ma in Italia tornerei sempre volentieri. Se sono rimasto 5 anni in Italia e due a Torino è anche merito di Paratici e Cristiano Ronaldo…”.
Perché Ronaldo?
Cristiano è stato speciale con me fin dai primi giorni che ci siamo conosciuti, mi ha dato tanti consigli dentro e fuori dal campo. Quando volevo lasciar la Juve vista la concorrenza di Chiellini, Bonucci e De Ligt, si è fermato a parlare con me per un’ora spiegandomi con grande semplicità che sarei dovuto restare perché allenarmi con dei campioni mi avrebbe fatto crescere. Ho fatto come diceva Cristiano e sono contento. Con Ronaldo ci sentiamo anche qua in Arabia: è un mio amico e punto di riferimento”.
Su Yildiz.
“Kenan è abbastanza unico, ma ha qualcosa di Chiesa e come mentalità e cultura del lavoro si avvicina a Ronaldo, che però è ancora inarrivabile anche a 39 anni. Cristiano si allena ancora più di tutti e segna sempre. Spero abbia ragione Szczesny: sarebbe bello che un turco vincesse il Pallone d’oro in futuro. Ma adesso lasciamo Yildiz tranquillo, deve arrivare sereno all’Europeo”.
Su Koopmeiners.
“Già quando giocavamo insieme a Bergamo, Teun era incuriosito dalla Juventus e dalla mia esperienza a Torino. E’ pronto per il salto: se chiedesse consiglio a me, io gli direi di andare al volo alla Juve”.
Perché Ronaldo?
Cristiano è stato speciale con me fin dai primi giorni che ci siamo conosciuti, mi ha dato tanti consigli dentro e fuori dal campo. Quando volevo lasciar la Juve vista la concorrenza di Chiellini, Bonucci e De Ligt, si è fermato a parlare con me per un’ora spiegandomi con grande semplicità che sarei dovuto restare perché allenarmi con dei campioni mi avrebbe fatto crescere. Ho fatto come diceva Cristiano e sono contento. Con Ronaldo ci sentiamo anche qua in Arabia: è un mio amico e punto di riferimento”.
Su Yildiz.
“Kenan è abbastanza unico, ma ha qualcosa di Chiesa e come mentalità e cultura del lavoro si avvicina a Ronaldo, che però è ancora inarrivabile anche a 39 anni. Cristiano si allena ancora più di tutti e segna sempre. Spero abbia ragione Szczesny: sarebbe bello che un turco vincesse il Pallone d’oro in futuro. Ma adesso lasciamo Yildiz tranquillo, deve arrivare sereno all’Europeo”.
Su Koopmeiners.
“Già quando giocavamo insieme a Bergamo, Teun era incuriosito dalla Juventus e dalla mia esperienza a Torino. E’ pronto per il salto: se chiedesse consiglio a me, io gli direi di andare al volo alla Juve”.
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