Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

...Emanuele Calaio'

...Emanuele Calaio'
venerdì 25 aprile 2008, 00:002008
di Barbara Carere

Ha sognato per anni che un giorno suo marito potesse indossare la maglia della squadra della sua città. Ed ora che il sogno è divenuto realtà Federica Del Deo, la Signora Calaiò, non perde una partita allo stadio San Paolo per incitare il suo Emanuele, ma soprattutto per tifare per la sua squadra del cuore, il Napoli. "Sono sempre stata tifosissima del Napoli -confida Federica -, andavo spesso allo stadio con i miei compagni di classe prima di conoscere mio marito. Posso dire che sono stata io la prima in casa a provare questo amore sfegatato per la squadra azzurra coinvolgendo poi tutta la famiglia, compresa mia sorella Flaminia".

A proposito di tua sorella Flaminia, è a lei però che devi l'incontro con tuo marito Emanuele: ci potresti svelare tutti i retroscena?
"Mia sorella Flaminia circa sei anni fa andò a trovare il suo attuale marito Nicola (Mora, giocatore del Foggia, ndr) che all'epoca giocava nel Torino, durante una cena in un ristorante del capoluogo piemontese con alcuni amici. Conobbi Manu e fu amore a prima vista. Da quel momento non ci siamo più lasciati".

Del giorno del tuo matrimonio che ricordo hai?
"L'arrivo in chiesa è stato sicuramente il momento più emozionante, anche se devo ammettere che di quel giorno serbo tutto con particolare gioia; il matrimonio in quanto tale è sicuramente il coronamento di un amore per cui di quel giorno tutto si ricorda in maniera speciale".

Il coronamento di un sogno è stato anche il trasferimento di tuo marito due stagioni fa al Napoli?
"Sì, una vera gioia anche perché c'era ancora mio cognato Nicola in squadra, per cui è stato realizzato un doppio sogno. Quando mio marito era a Pescara e mio cognato a Bari ed il lunedì ci riunivamo a Napoli a casa dei miei genitori al Vomero, io e mia sorella fantasticavamo su un futuro tutti insieme a Napoli, e per fortuna così è stato, anche se per breve tempo. Comunque è stato meraviglioso riunire tutta la famiglia almeno per un po'".

In questo caso il calcio non è stato divisione anche perchè tuo marito gioca nella squadra per la quale tu tifi sin da ragazzina, come ci ha confidato prima....
"Sì per fortuna, ma ho sempre tifato Napoli e mio marito lo sa bene: diciamo che ora ho un pretesto in più..."

Parliamo di Calaiò uomo tralasciando il personaggio calciatore, ma cosa ti ha colpito di tuo marito conoscendolo?
"E' una persona molto dolce e sopratutto vera, e poi l'umiltà credo che sia il pregio che ammiro di più di mio marito".

Che padre è?
"Esemplare e presente. Quando torna a casa porta spesso dei regali specie a Jacopo, che è affezionatissimo al padre pensa che se gli chiedi a chi vuol più bene tra mamma e papà ti risponde senza pensarci: papà!".

Da sette mesi si è anche allargata la famiglia con l'arrivo della piccola Giulia, una gioia in più per voi...
"Sì, dopo Jacopo è arrivata anche Giulia. Siamo contentissimi, se non fosse per altre cose..."

Ti riferisci alle poche presenze in campionato del tuo Manu?
"Diretta come sempre Barbara. Non vorrei entrare in polemiche però credo, anzi sono convinta, che mio marito avrebbe meritato di giocare un pochino di più, però sono consapevole che queste sono delle scelte esclusivamente dell'allenatore; io da moglie mi limito solo a difenderlo. Per lui è stato un anno difficile e da dimenticare calcisticamente parlando, non credo che meritasse ciò, ma per fortuna tra un pò il campionato volgerà al termine ed andremo ad Ischia per battezzare la piccola Giulia, e poi una settimana a Palermo dai genitori di mio marito. Staccare la spina ci farà bene".

Essere la moglie di un calciatore apparentemente può sembrare un sogno, quasi come vincere una lotteria: ma è davvero così conveniente?
"Dipende dai punti di vista: se c'è l'amore allora sì che ne vale la pena, altrimenti credetemi non è sempre facile stargli dietro. Bisogna armarsi di pazienza e di pazienza ed ancora di pazienza".

Un sogno da realizzare entro il 2008?
"Prima avrei detto la serie A per il mio Napoli. Ora che il mio sogno si è realizzato, azzardo ad esprimerne un altro: tanta felicità e serenità calcistica per mio marito".

Vorresti restare a Napoli?
"Certo, è la mia città. Abbiamo anche acquistato casa a Piazza Vanvitelli nel quartiere Vomero, però Manu deve pensare al suo futuro come calciatore. Vedremo... Una cosa è certa, che amiamo Napoli e la squadra e soprattutto i tifosi, anzi a loro vanno tutti i nostri ringraziamenti perchè hanno sempre sostenuto mio marito. Ancora lì ringrazio, spesso ci fermano per strada per delle foto e sono sempre così carini nei confronti di Manu".

Federica, prima di concludere la nostra bella chiacchierata, devi assolutamente fornirci la quinta regola che formerà il Decalogo della moglie perfetta di un calciatore.
"Mamma mia che responsabilità... Mi viene in mente che bisogna assolutamente tifare per la stessa squadra dove milita il marito onde evitare un conflitto di interessi anche perché se le cose vanno male, calcisticamente parlando, è chiaro che tutto l'andamento familiare ne risente, e chi può dirlo più di me visto che l'ho provato personalmente".

Per concludere i tuoi saluti a tutti i lettori di TuttoMercatoWeb...
"Li saluto affettuosamente e ringrazio attraverso voi tutti i tifosi del Napoli che hanno sempre sostenuto mio marito, ed anche quelli che non lo sono. Ciao a tutti".