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... Emanuele Giaccherini

... Emanuele Giaccherini
martedì 2 agosto 2016, 00:002016
di Barbara Carere

Per la rubrica L'altra metà di... in onda su TMW Radio, abbiamo intervistato la moglie di Emanuele Giaccherini, Dania Gazzani.

"Ci siamo conosciuti quando giocava nel Cesena, ed eravamo nello stesso posto per due ragioni diverse, ci siamo incrociati ad una serata nel paese in cui sono cresciuta. Ci siamo incontrati e lui ha mostrato interesse nei miei confronti. Colpo di fulmine? Da parte di Emanuele sì, da parte mia non proprio (ride ndr), è stato bravo lui a conquistarmi".

"E' stato determinato? Lo è stato molto, io gli ho dato il due di picche, io gli avevo detto che non c'era niente da fare. Apprezzai molto il suo approccio elegante, che non ti aspetti da un ragazzo così giovane".

"Emanuele è una molto semplice e diretta, però è una dota che apprezzo nelle persone. E' un ragazzo con la testa sulle spalle. Lontano dal campo? E' un ragazzo normalissimo a cui piace guardare le serie Tv, giocare con le sue figlie, portare a spasso Arturo che è il nostro cagnolino, legge, cose normali. La sua famiglia gli ha dato l'impronta di una persona molto tranquilla, a cui piacciono le cose semplici che piacerebbero a tutti".

"Difetto? Non ha pazienza, lui vive la vita come se fosse sempre in una partita, sempre sui 90 minuti, anche in vacanza fa fatica a rilassarsi. Dal calcio riesce a staccare forse una settimana ma non posso chiedergli di più".

"Come papà? E' dolcissimo, lo vedo che nei momenti in cui è lontano soffre tanto, soffre quasi più la lontananza dalle figlie che la mia. Sa che sa lontano da me, non perde niente, invece con loro è diverso, può trovarle cresciute o torvarle che sanno fare qualcosa di nuovo, come andare in bici per esempio. Questa cosa gli crea qualche senso di colpa. A casa da il 100%? Sicuramente".

Sa cucinare?
"Io sono la sua domestica (ride ndr) a volte si sforza di sparecchiare, forse ho sbagliato io all'inizio che l'ho viziato troppo".

Cosa pensi dei ritiri?
"Soffro come tutte, però ho capito che per Emanuele è una cosa importante, e in quel periodo devi essere concentrato su quello, la famiglia ti porta via energie. Non piacciono ma li accettiamo perché servono".