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...Fabio Pisacane

...Fabio Pisacane
venerdì 30 dicembre 2016, 00:002016
di Chiara Biondini
fonte Intervista di Barbara Carere per TMWRadio

Rosy Pesce, moglie del giocatore del Cagliari, Fabio Pisacane, è intervenuta assieme al marito nello spazio curato da Barbara Carere su TMW Radio, L'altra metà di, per raccontare l'arrivo del loro secondogenito e la pubblicazione del libro "La Favola di Fabio Pisacane".

E' arrivato il secondogenito
“Francesco è il nome del mio padre, abbiamo accontentato anche l'altro nonno visto che il primo l'abbiamo chiamato Andrea”.

Ti è stato vicino nel parto Fabio? “E' stato bravissimo perché ha assistito anche al parto io non credevo che ce la facesse, poi alla fine invece. Il primo non è riuscito, invece al secondo ha detto che era pronto”.

L'emozione è stata grandissima...
“Sinceramente mi domandavo se sarebbe cambiato la sensazione tra il primo e il secondo figlio e invece l'emozione è sempre la stessa, indescrivibile un'emozione unica”.

Torni a casa ora a Napoli ti godrai la famiglia, cosa farete a capodanno?
“Penso che staremo in famiglia, sono un po' stanca, ci riuniremo tutti con i miei e i genitori di Fabio, e staremo tranquilli, anche perché il regalo più bello è stato Francesco in questi giorni, ci godremo la sua presenza”.

“Tantissimi auguri a tutti!”

Fabio Pisacane racconta il libro in uscita, "La Favola di Fabio Pisacane", in cui ha raccontato la difficile battaglia contro la sindrome di Guillain-Barré e il traguardo poi raggiunto della Serie A. L'opera verrà distribuita in tutte le scuole calcio campane, per lanciare il messaggio di crederci sempre e non arrendersi mai.

Fabio auguri che sei diventato babbo per la seconda volta! Oltre ad esserti impegnato a livello familiare, lo hai fatto anche in campo professionale ed è nato anche il tuo primo lavoro letterario.
“Diciamo che è stata soddisfazione doppia, è normale che la soddisfazione più grande è stata Francesco, perché è la vita. Da un punto di vista professionale è normale che il libro mi abbia ripagato di tutti quegli sforzi fatti negli anni per arrivare dove sono arrivato ora”.

“E' normale che le nostre esperienze sono più importanti delle partite viste in tv, tutto si concentra su quello che poi è la cosa pi importante che è la vita, ci sono tante persone ce soffrono al di là del calcio, può essere un messaggio per qualsiasi essere umano, che possa essere un calciatore e un operario. Le nostre storie hanno più visibilità ma quello che conta è lanciare un messaggio a chi magari soffre e si abbatte, di crederci sempre e non abbattersi mai. Noi siamo credenti, io te e penso Biabiany come dicevamo, la fede è soggettiva, ognuno di noi crede a mono suo. Io dico sempre che sono credente ma a 14 anni l'unica cosa che non ho cercato è stato Dio, perché da adolescente non ero preso nella fede, in quel momento avendo vinto quella battaglia da lì in poi è stato tutto un susseguirsi. Diciamo che poi negli anni si è alimentata sempre di più la fede, dopo aver vinto quella battaglia, poi sono venute una serie di cose belle e positive che hanno lasciato il segno, come la nascita dei miei figli, che a livello pratico è l'unica cosa che conta al di là del calcio ”.

Il tuo libro è uscito ieri...
“Si, ieri è uscito in tutte le librerie e si intitola la Favola di Fabio Pisacane, scritta da Antonio Martone, prefazione di Cappuccitti. La presentazione verrà fatta i primi di gennaio, 9-10 gennaio, la faremo tra i vicoli che è il posto che mi rispecchia di più, dove sono cresciuto e stiamo aspettando la presenza di Cappuccitti. Il libro verrà dato in tutte le scuole calcio e scuole statali per lanciare un messaggio a tutti i giovani”.