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... Javier Zanetti

... Javier Zanetti
giovedì 9 dicembre 2010, 00:002010
di Barbara Carere

Si sono conosciuti giovanissimi il capitano dell'Inter Javier Zanetti( 37 anni) e sua moglie Paula Della Fuento(32 anni) e in comune non hanno soltanto la passione per lo sport ma anche una grande sensibilità tale da creare una fondazione "Pupi" (www.fondazionepupi.org) per aiutare i bambini poveri dell' Argentina:
"Sentivamo l'esigenza di aiutare chi è stato meno fortunato di noi - confida Paula - e così è nata la nostra fondazione. Abbiamo costruito in
Argentina nel quartiere Lanus (vicino ai nostri quartieri d'origine) una scuola con mensa. Al momento questa scuola è frequentata da centosessanta bambini tra i tre e i nove anni. Invece in un'altra struttura frequentata da bambini oltre i nove anni, dove abbiamo messo a disposizione laboratori di musica, d' informatica e scuola di danza e Inter campus è frequentata da trecento bambini, ci siamo fatti carico di una grande responsabilità ma per noi realizzare qualcosa di concreto per questi bambini è stata una grande vittoria".

Paula, facciamo un passo indietro come vi siete conosciuti?
"Eravamo giovani, io quattordici anni e lui diciannove. Frequentavamo la stessa polisportiva, all'epoca giocavo a basket e lui nella primavera della Talleres de Remedios de Escalada. Un amico in comune ci presentò e da lì nacque tutto".

Fu amore a prima vista?
"Sì, da quel momento non ci siamo più staccati".

Cosa ti ha fatto innamorare di Javier?
"Il suo carattere. E' sempre allegro e sorridente anche quando le cose vanno male, lui ha sempre il sorriso sulle labbra. Mi sono innamorata di questo suo modo di essere e naturalmente anche del suo aspetto esteriore".

Ricordi la proposta di matrimonio?
"Certo, anche se è stata molto naturale nel senso che eravamo fidanzati già da sette anni e da due convivevamo a Milano per cui ricordo che eravamo a tavola e lui mi disse: tra qualche mese, diventi maggiorenne, perché non ci sposiamo a dicembre? Lui è un romantico, ama farmi delle sorprese e regalarmi dei fiori e lo fa il 23 (data del nostro matrimonio) di ogni mese e in qualunque parte del mondo si trovi per lavoro riesce sempre a farmeli recapitare in quella data".

Che ricordo hai del giorno del tuo matrimonio?
"Bellissimo, era il ventitré dicembre del 1999, ci siamo sposati in Argentina in campagna al tramonto, è stato molto spettacolare. Poi abbiamo festeggiato e ballato tutta la notte".

Qual è il momento del tuo matrimonio che ricordi con più emozione?
"La funzione religiosa e lo scambio degli anelli sono stati i momenti certamente più emozionanti".

Dal vostro matrimonio è nata Sol (cinque anni) e Ignacio (due anni), che papà è Javier?
"Favoloso e paziente. Quando c'è, fa tutto lui per i bimbi, gli ha anche cambiato i pannolini in passato. Nostra figlia Sol, è molto affezionata al suo papà, in questi giorni che è in ritiro con la squadra mi ha detto: sai mamma papà mi manca molto. Non posso lamentarmi perché Javier è fantastico sia come papà sia come marito. Ha sempre rispettato i miei spazi e ha sopportato la mia passione di viaggiare, seguendomi quando poteva o lasciandomi andare con la mia amica Lole in giro per l'Europa con il classico zainetto".

Un difetto?
"E' pignolo sugli orari a differenza di me che sono sempre in ritardo e in questo sono un vero disastro. Questa è l'unica cosa per cui non andiamo d' accordo".

Come trascorrete il tempo libero?
"Il poco tempo libero che abbiamo per stare insieme preferiamo trascorrerlo a casa con i nostri bambini o ci concediamo qualche passeggiata in campagna o in Svizzera a sciare quando
Javier ha qualche giorno in più".

In casa guardate le trasmissioni sportive?
"Scherzi (ride, ndr), non ce ne perdiamo una. Oltre al calcio seguiamo molto il tennis, ma anche la pallavolo e il basket, lo sport è la nostra grande passione non a caso ci ha unito".

Chi cucina in casa Zanetti-Della Fuento?
"Io, anche perché lui non è capace per cui è meglio che questa mansione spetti
a me (ride, ndr) ".

Qual è il suo piatto preferito?
"L'Asado (carne argentina) alla brace. Spesso organizziamo a casa nostra, con i suoi compagni di squadra e le rispettive famiglie, delle grigliate di Asado, l'ultima domenica scorsa".

Qual è il suo piatto made in Italy preferito?
"Il risotto alla milanese e la cotoletta alla milanese, per mio marito basta che sia milanese (e no milanista, ride ndr) va bene".

Che rapporto avete con la città di Milano e la famiglia Moratti?
"Per noi Milano è una seconda casa, e la famiglia Moratti per noi è la nostra famiglia, sono delle persone perbene e meravigliose".

Credi che tuo figlio Ignacio avrà un futuro da calciatore?
"Non credo che abbia molta scelta (ride, ndr). Per ora è piccolo, si limita solo a giocare con il pallone dando due calci e a riconoscere il papà quando gioca poi, si vedrà, ma i colori saranno sempre quelli neroazzurri per i quali tifano tutta la famiglia".

Qual è la sua dimostrazione d'amore quotidiano?
"Il suo sorriso sempre presente, come ti dicevo prima anche nelle difficoltà, mi mette di buon umore ed anche ascoltarmi credo che siano le sue più grandi dimostrazioni d'amore oltre a tutti i sacrifici che fa per la nostra famiglia".

Cosa gli auguri per la sua carriera?
"Lui è stato già molto fortunato perché ha ottenuto grandi successi calcistici, però gli auguro che possa vincere tra quindici giorni il torneo con l'Inter come miglior club del mondo perché so che ci tiene molto".

Prima di scendere in campo compie qualche rito scaramantico?
"No, preferisce farsi il segno della croce e bagnare con qualche goccia di acqua santa le sue scarpe da calcio".

Il Natale si avvicina cosa vorresti trovare sotto il tuo albero?
"A dire il vero io e Javier siamo già stati molto fortunati perché quest'anno oltre alla salute abbiamo ottenuto molti successi calcistici, mi auguro che nella nostra famiglia regni sempre la pace e la serenità".

Paula, complimenti per il vostro impegno umanitario con la fondazione Onlus Pupi (www.fondazionepupi.org) e grazie per la tua disponibilità e ci lasciamo con il tuo saluto ai nostri lettori di TMW.
"Grazie a te Barbara, speriamo che riusciamo a sensibilizzare sempre di più le persone affinché ci possano aiutare con la nostra "fondazione Pupi" e saluto nella mia lingua tutti i lettori di TMW e in particolare i tifosi dell'Inter: Un beso grande y los mejores deseos de paz y serenidad en estas Fiestas!Feliz 2011 a todos!