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...Leandro Rinaudo

...Leandro Rinaudo
sabato 29 ottobre 2016, 00:012016
di Chiara Biondini
fonte Intervista di Barbara Carere

Annamaria Calabrese moglie dell'ex giocatore del Napoli, Leandro Rinaudo, attuale osservatore del Venezia, è intervenuto ai microfoni della rubrica di Barbara Carere, L'altra metà di in onda su TMW Radio.

"Si sta benissimo sembra ancora primavera, però arriveranno tempi molti più freddi. Mancanza del mare? Certo si sente...poi Napoli la porto sempre nel mio cuore mi manca tanto anche se sono di Salerno".

"E' stato un periodo della nostra vita bellissimo perché si è tolto tante soddisfazioni a Napoli, è una piazza che ti regala tante emozioni in tutti i sensi e poi come città io l'adoro, è una della città più belle del mondo, dove mi sono trovata benissimo, dove la gente la amo perché amo come sono fatti. A 360 gradi ci siamo trovati benissimo e abbiamo bellissimi ricordi."

"Io sono una che si adatta un po' dappertutto, però il giorno che dovrò decidere dove vivere ovviamente penso che sarà al sud, si avvicina al mio modo di vivere, sono fatta per stare al Sud".

Settimana scorsa Lady Barone diceva che era meglio quando il marito faceva il giocatore dell'allenatore, adesso che il tuo fa l'osservatore, era meglio prima o ora per te?
"Da calciatore aveva dei ritmi ben stabiliti,mancava il weekend, durante la settimana si allenava in quell'arco della giornata era qualcosa di più preciso. Invece adesso che fa l'osservatore non ha delle giornate stabilite, ha giornate libere e giorni invece che parte, però mi rende orgogliosa il fatto che mio marito sia una persona che non si accontenta, cerca nuovi stimoli e questa cosa gratifica anche me, mi fa stare bene perché sono felice per lui".

Avete due gemellini
"I tempi più duri sono passati, è stato abbastanza difficile i primi due anni e mezzo, abbiamo visto il buio, anche perché diciamo che ce la siamo vista un po' solo noi, ho avuto una persona che mi aiutava fino ad un certo punto, ero sola con i bambini, mio marito che mi aiutava e i genitori andavano e venivano. E' stato un papà presente per quello che ha potuto, mi aiutava e mi aiuta ancora, ma come ogni padre ci sono i limiti ad un certo punto. Sono la nostra vita. Giocano a calcio? Hanno quattro anni e mezzo hanno cominciato questo anno, in realtà volevano andare già l'anno scorso però chiaramente erano troppo piccoli. Sarebbero ancora tanto piccoli, ma me l'hanno chiesto tutti e due con tanta insistenza che hanno iniziato e sono gasatissimi per ora".

Regola fondamentale che devono rispettare prima di andare a scuola calcio che ha messo tuo marito?
"Che si devono divertire, devono fare quello che vogliono e quello che sentono. Pensa che hanno masticato talmente poco calcio, nonostante abbiano un papà calciatore, non è mai stato uno che li ha mai spinti, è partito tutto da loro, nessuna pressione di nessun tipo e la prima cosa che gli ha detto è che si devono divertire".

"Come ci siamo conosciuti? 12 anni fa quando lui giocava nella Salernitana. Amore a prima vista? Da parte mia no, ha dovuto conquistarmi in realtà. Difetto? E' molto permaloso, il suo grande pregio è che ha un cuore molto grande, è molto buono e lo nasconde questo lato, perché a primo impatto sembra una persona molto fredda e distaccata ma ha un cuore molto grande. Qual è l'ingrediente giusto per far durare così un matrimonio? Io penso che bisogna metterci tanta pazienza come in tutti i rapporti bisogna a volte dare e mollare".