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... Paolo Castellini

... Paolo Castellini
mercoledì 22 febbraio 2012, 15:002012
di Barbara Carere

Il difensore della Sampdoria,Paolo Castellini, quando ha incontrato la sua bellissima moglie, Cristina Mangili, al mare a Milano Marittima più di tre anni fa, per lui è stato un vero e proprio colpo di fulmine: "Ci siamo conosciuti in spiaggia - confida Cristina - per lui è stato amore a prima vista mentre per me c'è voluto un po' più di tempo".

E poi?
"Per un periodo ci siamo sentiti solo telefonicamente, poi ci siamo concessi una breve vacanza e dopo di che abbiamo iniziato a fare le cose sul serio andando a convivere dopo cinque mesi, recuperando così il tempo perso (ride, ndr) ".

Come ti ha conquistato?
"Con la sua insistenza, mi chiamava e messaggiava spesso e da lì ho capito il suo reale interesse".

Cosa ti ha fatto innamorare di lui?
"La sua dolcezza e il suo modo di farmi sentire la persona più bella ed importante del mondo con le sue mille attenzioni".

C'è un difetto che non sopporti?
"Uno?In realtà sono due i suoi difetti che non sopporto: è molto permaloso e testardo".

Paolo è una persona scaramantica?
"E' molto scaramantico e in questo caso è quasi patologico".

Qual è il suo rito scaramantico prima di una gara?
"Allaccia sempre prima la scarpa sinistra, poi la destra e mai il contrario, e ribadisco mai".

Paolo possiede dei tatuaggi?
"Ha diversi tatuaggi, però i più significativi sono "Cristina es mi vida", il nome di nostro figlio Paolo e la data del nostro matrimonio".

Cristina, facciamo passo indietro, ricordi la proposta di matrimonio?
"In realtà prima della proposta di matrimonio c'è stata quella di un figlio, però, a dirti il vero non mi sentivo ancora pronta e così lui ha preferito optare per la proposta di matrimonio (ride, ndr) ".

Che ricordo hai del giorno del tuo matrimonio?
"E' stato molto emozionante ed intimo perché ci siamo sposati nel comune di Brembate di Sopra, a Bergamo, nel mio paese ed eravamo in pochi".

Dopo un anno è nato il vostro bambino Paolo, come mai avete deciso di chiamarlo con lo stesso nome di tuo marito?
"Era il regalo più bello che potessi fargli e così ho deciso di dare a nostro figlio il suo stesso nome".

Paolo è bravo come papà?
"Bravissimo, gioca molto con lui ed ha un senso materno maggiore del mio, poi tra di loro esiste un legame speciale, il piccolo è innamorato del suo papà".

Invece come marito?
"Fantastico, tra di noi è come se il tempo non fosse mai trascorso, lui mi ama come se fosse il primo giorno con lo stesso amore e con la stessa passione".

Vostro figlio Paolo lo immaginate in un futuro come calciatore?
"Mio marito sì, infatti, lo osserva spesso ora che calcia il pallone per casa invece io lo vedo come cuoco perché è un mangione".

Chi cucina in casa?
"Io, lui riesce a cucinare solo per sopravvivenza ossia quando io non ci sono (ride, ndr) ".

Qual è il suo piatto preferito?
"Lui adora la carbonara".

Quando vuoi prenderlo per la gola cosa gli prepari?
"Il flambè di cioccolato (tortino caldo al cioccolato) ".

Come trascorrete il tempo libero?
"Principalmente lo dedichiamo al nostro bambino, però amiamo anche ritagliarci degli spazi tutti per noi concedendoci delle brevi vacanze di due giorni e lasciando il bimbo con i nonni".

Qual è la sua dimostrazione d'amore quotidiano?
"Lui è molto romantico per cui le sue dimostrazioni sono varie dal bacio del buongiorno al caffè al letto appena svegli, Paolo mi fa sentire molto amata e importante per lui".

Cosa gli auguri per la sua carriera?
"Di poter sempre conservare l'entusiasmo e l'amore per il suo lavoro e soprattutto che possa avere la possibilità di decidere lui quando smettere di giocare a calcio in maniera tale da non avere rimpianti".

C'è qualcosa che vorresti dire a tuo marito Paolo attraverso questa intervista?
"Sì, che sono felicissima di averlo sposato e che nostro figlio è la cosa più bella che potessimo fare".

Per terminare proviamo a dare dei voti a tuo marito, non come giocatore ma nella vita privata?
"Sì, dai (ride,ndr) "

Come marito?
"Dieci ".

Come amante?
"Dieci "

Come papà?
"Dieci e lode".

E come casalingo?
"Cinque".

Caratterialmente?
"Dovrei dare due votazioni, sei e mezzo con gli altri e otto con me".

Un voto come uomo?
"Nove perché c'è sempre da migliorare".