DCH solo nei videogame… Ancelotti-Insigne, la verità! Roma? Serve l’esorcista!

Sia ringraziata la divinità che sovraintende alle questioni legate al calcio. Dopo una lunga attesa, Dybala si è ripreso la Juventus e, di conseguenza, il proscenio. E dire che, in estate, è stato, più volte, ad un passo dalla cessione… Sempre dichiarato che, dopo CR7, il più talentuoso giocatore presente nel massimo torneo italiano abbia il volto della Joya. Uno così, ha qualcosa di magico. Se ne è accorto anche Sarri che, alla fine, ha trovato il modo di bearsi di tanta classe. Certo, non è stato semplice trovargli spazio in campo e non lo sarà neanche nell’immediato futuro. La DCH è, obiettivamente, una visione distorta del nostro amore, folle, per il calcio. Potersi permettere, tutti insieme, Dybala, Cristiano Ronaldo e Higuain è pura utopia. Il bel trio può essere reso reale nel salotto di casa, mentre si gioca ad uno dei due titoli calcistici (non voglio palesare la mia “fede videoludica”) alla consolle, può essere coniato con le figurine Panini (qui paleso e me ne vanto), o può essere sostenuto, a spada tratta, al bar, mentre si sorseggia una birra con gli amici, ma non puoi crederci se sei l’allenatore della Juventus. Attenzione, ogni tanto la DCH apparirà ma solo in “casi estremi”. Poco importa, ci sarà spazio per tutti e tre. A volte giocheranno CR7 e Higuain, altre CR7 e Dybala. Infine, quando sua Maestà sarà a riposo, ecco che toccherà a Dybala e Higuain… Giusto così? Forse ma manca un prezioso dettaglio all’equazione. Beh, un certo Douglas Costa ha fatto notare che, dopo la pausa per gli impegni della Nazionale, tornerà a disposizione. Ecco, questa potrebbe essere una variabile che rimescola le carte… Uno come Douglas Costa non può restare ai margini, stesso discorso vale per Dybala o Higuain (CR7 è l’unico che non patisce concorrenza, LUI gioca a prescindere)… Per fortuna c’è sempre l’opzione videogame, un universo in cui possono stare sullo stesso campo verde anche tutti e quattro insieme… Nella realtà, toccherà a Sarri trovare una soluzione, proprio come ha fatto sino ad ora (con grande saggezza).
Serve saggezza anche nel gestire un ragazzo come Insigne.

Non credo che ci sia un vero e proprio “caso Insigne” a Napoli ma, obiettivamente, qualche frizione tra l’allenatore e il capitano dei partenopei la si percepisce. Probabilmente Insigne fatica quando non si sente protagonista assoluto. Insigne ha a cuore il Napoli, farebbe di tutto per vincere con la maglia azzurra. A volte, fa anche troppo… Le vorrebbe giocare tutte ma, nel calcio di oggi, a parte CR7, nessuno ha il posto assicurato. Ancelotti gli ha ricordato che, nella sua visione di calcio, tutti sono importanti ma nessuno è insostituibile. Due posizioni antitetiche ma che potrebbero, presto, riavvicinarsi. Come? Vincere in campo aiuta a stemperare le difficoltà fuori dal campo, dice un allenatore di grande saggezza di nome Mazzone…
Chi è in difficoltà è Fonseca. La sua Roma è falcidiata dagli infortuni. SKY ha ricordato come, negli ultimi quattro anni, il club ha avuto a che fare con 97 infortuni. Nessuna società ne ha avuti tanti (la Juventus, seconda in graduatoria, è arrivata a quota 80). Ma di chi è la colpa? La Roma si è rimpastata tante volte nelle ultime stagioni. Nuovi allenatori, nuovi metodi di allenamento, nuovi volti… Quindi, il “metodo Fonseca” non c’entra. I campi di allenamento? Sono all’avanguardia… E allora? Allora la sfiga potrebbe essere un colpevole credibile. O, meglio, una sorta di malocchio sportivo… Nel calcio moderno, sono nate figure professionali di ogni tipo. Non sarebbe male un esorcista contro gli infortuni… Qualcuno si candida? In fin dei conti, è un mestiere come un altro…