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Candidati presidenza FIGC, nessuno pensa al calciomercato? Agente professione credibile, non basta pagare. Serietà e credibilità prima di tutto

Candidati presidenza FIGC, nessuno pensa al calciomercato? Agente professione credibile, non basta pagare. Serietà e credibilità prima di tuttoTUTTO mercato WEB
domenica 5 marzo 2017, 10:302017
di Claudio Pasqualin
fonte Testo raccolto da Alessio Alaimo

Domani si voterà per il presidente federale, ma entrambi i candidati, Carlo Tavecchio e Andrea Abodi, omettendo di parlare nei loro programmi di riforma del calciomercato, hanno perso un'occasione per distinguersi e acquisire ulteriore credibilità e fiducia. Nessuno dei due candidati, infatti, ha dato l'impressione di volersi occupare di quello che è diventato uno dei mali più evidenti del nostro calcio, cioè la pessima gestione del trasferimento dei calciatori, ormai diventato terreno di scorribande da parte di soggetti privi di ogni qualificazione e competenza. Chiunque può infatti, nell'indifferenza della FIGC, improvvisarsi in un ruolo, che prima della sciagurata riforma voluta da Blatter era affidato ai procuratori sportivi, figure necessariamente qualificate e competenti in materia. Oggi infatti non vi sono più regole, a meno che non si vogliano definire tali, quelle dettate da uno pseudo regolamento ridicolo è inventato al solo scopo di creare un "registro a pagamento", cui tutti ma proprio tutti, appunto, alla sola condizione di pagare, possono accedere. Siano pur analfabeti o pregiudicati, per la Federazione Italiana Giuoco Calcio, basta che versino l'obolo di iscrizione. Sembra che i cervelloni federali siano fieri di questo mostro giuridico e qualcuno di loro (ben individuato) pretenda che persino gli avvocati iscritti all'Ordine passino attraverso questa insopportabile e illegittima imposizione. E ciò nonostante l'organismo di autotutela degli avvocati, il Consiglio Nazionale Forense, istituito da una legge dello Stato, abbia chiaramente sentenziato per gli avvocati stessi l'assenza di questo obbligo. Sinora l'atteggiamento dei funzionari federali non si è esplicitato che a parole e "consigli", ma qualora la FIGC si avventurasse in atteggiamenti contestabili formalmente, è chiaro che la stessa si esporrebbe ad azioni di risarcimento danni.

Resta il fatto che, al di là dell'elevazione che la categoria degli avvocati è riuscita a conseguire nel marasma generale, la figura dei procuratori è sparita. Come è sparito l'Albo faticosamente istituito nel 2001. Siamo in piena liberalizzazione, chiunque può accedere a un mestiere così delicato. Con quali garanzie di credibilità per gli stessi tifosi? La credibilità è un bene inestimabile che deve caratterizzare ogni ambiente che voglia essere considerato serio. E invece di pensare a norme più stringenti e selettive per chi opera nel calciomercato ci si gira dall'altra parte, magari prendendosela con l'operatore di turno contestando il suo livello culturale e i suoi guadagni. Piaccia o non piaccia bisogna invertire decisamente la tendenza e ricreare un clima di credibilità e fiducia. Per la miglior gestione del calciomercato, soprattutto per la selezione e la disciplina degli operatori, servono perciò regole certe.