Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Questione di dignità, Donadoni grande esempio. Lotito, il Carpi e il Frosinone: Beretta dove sei?

Questione di dignità, Donadoni grande esempio. Lotito, il Carpi e il Frosinone: Beretta dove sei? TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 16 febbraio 2015, 13:502015
di Claudio Pasqualin
Claudio Pasqualin (Udine, 30 maggio 1944) è un procuratore sportivo e avvocato italiano del Foro di Vicenza, esperto di diritto sportivo. È stato vicepresidente dell'AIC, presidente di AssoProcuratori ed è attualmente presidente di AvvocatiCalcio.

Da qualche anno batto il marciapiede del pallone, l'idea di TuttoMercatoWeb.com mi inorgoglisce: sono contento di poter dire la mia, settimanalmente, con sincerità attraverso queste colonne.

Questione di dignità... Roberto Donadoni con il suo Parma ha dato una lezione comportandosi con onestà ed onore durante il periodo travagliato della sua squadra. In Beretta, mi è parso invece di vedere la totale assenza di questa qualità. Va bene incassare, ma far finta di niente in maniera poco dignitosa sulle parole di Lotito, conferma quello che ha provocato la sua attività in Lega in questi anni. Niente. Beretta - a cui Lotito ha detto che conta zero - non ha fatto nulla nel mondo del calcio. Fa specie tutto questo improvviso scandalizzarsi per qualcosa che si sapeva da tempo, cioè che Lotito è uno che lavora. Il presidente della Lazio più degli altri si dà da fare per cambiare le cose. Poi se le cambierà in maniera giusta o sbagliata si vedrà, ma non ci si può scandalizzare per la scoperta di un fatto che già si sapeva. Come si sapeva che difende l'indifendibile Macalli. È evidente che il calcio in tv tiri di più se ci sono le grandi squadre metropolitane. Ma a rendere bella la prospettiva dello sport c'è anche la teoria del Davide contro Golia. Lotito invece sostiene che serva fare riferimento solo al bacino d'utenza. Però, il sale dello sport è anche questo: perché impedire di sognare, per esempio al Bassano, di giocare tra qualche anno a San Siro?

Cosa aspettano a fare una riforma dei campionati? Siamo tutti d'accordo che la serie A debba essere a diciotto squadre e la B a venti. E soprattutto che la serie C - richiamiamola così - debba essere solo a due gironi. Si è gridato troppo allo scandalo per delle cose che Lotito ha sempre detto. Poi che faccia politica e opera di lobbing per i suoi amici, come Macalli, è un altro discorso. Ma non si gridi allo scandalo. Il nuovo regolamento che vuole eliminare l'albo degli agenti lo ha partorito Lotito e non mi sembra un granché. Anzi, a mio parere, peggiorerà la situazione. Ma è un dato di fatto che nessun altro se n'è voluto occupare. E quindi Lotito ha lavorato indisturbato nel disinteresse generale.

L'arrabbiatura del direttore sportivo del Carpi, Cristiano Giuntoli, è legittima, ma il concetto espresso - male - da Lotito è che il calcio italiano dal punto di vista televisivo viene venduto meglio all'estero se le protagoniste sono le squadre che hanno blasone e tradizione. Che poi Carpi e Frosinone debbano andare su se meritano, spero che non sia in discussione. Tra tutte però, la reazione più imbelle è quella del Presidente Beretta, che ha fatto finta di niente quando gli hanno detto che non conta nulla. Ma cosa ricordiamo di Beretta? Quale iniziativa? Quale riforma? Solo una serie di sproloqui che dicono tutto e niente. Il nulla.