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Carlo Nesti: "Totti è un grande, ma, stavolta, sono più i torti che le ragioni"

Carlo Nesti: "Totti è un grande, ma, stavolta, sono più i torti che le ragioni"TUTTO mercato WEB
lunedì 22 febbraio 2016, 09:502016
di Carlo Nesti

Nella vicenda-Totti, con il massimo rispetto per chiunque, mi sembra di registrare una dimenticanza generale, forse perché i "monumenti", di qualsiasi tipo siano, non hanno età.

Francesco è un signore di 39 anni, e a 39 anni, salvo eccezioni tipo "mosca bianca", o giù di lì, non esiste più spazio per nessuno, nel calcio professionistico, che conta.

Quindi, e lo dice un sentimentale convinto, come il sottoscritto, si è pregati di parlare prima di "efficienza", e poi di "riconoscenza", valori completamente distinti.

In questa stagione, 4 occhi, e non 2, quelli di Garcia e di Spalletti, hanno seguito gli allenamenti quotidiani di Totti, arrivando alla stessa conclusione su un asso.

Francesco, come giocatore, è il passato della Roma, un passato meraviglioso e indimenticabile, e, come dirigente, è l'immediato futuro della Roma, se lui lo desidera adesso.

Tutto il resto è noia, come il fatto di non lavare i panni sporchi in famiglia, e di cercare il megafono del TG1, per un lamento legittimo, umanamente, ma non tecnicamente.

Spalletti rivela scarsa sensibilità, nel momento in cui si limita al "buongiorno" e "buonasera" con qualunque elemento della rosa, e non soltanto con Totti, in quanto Totti.

Ma la riconoscenza, in ogni caso, si dimostra con l'affetto, l'applauso, e l'ingresso, di diritto, nella storia, e non con la concessione, compassionevole, di una maglia di titolare.

("EDITORIALE" PER RADIO SPORTIVA)