Carlo Nesti: "Troppi pregiudizi contro Conte"
Se, in Serie A, una squadra tredicesima in classifica rischiasse di vincere contro la prima, e contro una rivale di pari forza, non credo affiorerebbe il malcontento.
Ma in Italia, siccome il ranking Fifa continua ad essere conosciuto da pochi, e disprezzato da tanti, nostalgici del passato, si è perso il senso della realtà.
Il Belgio è primo, e quindi, attualmente, è la Nazionale più quotata, fatti alla mano, del mondo, l'Italia è tredicesima, e la Romania quattordicesima, staccata appena di un punto.
La squadra di Conte, ha perso contro la prima della classe, dopo avere sfiorato il 2-0, il 2-1 e il 2-2, e ha pareggiato contro una "pari grado", raggiunta solo all'88'.
Gli sportivi non si rendono ancora conto che Cannavaro, Nesta, Materazzi e Del Piero non giocano più, e che Buffon, Pirlo, De Rossi e Totti sono anziani.
Ci si appella a nuove risorse, che non esistono, se è vero che i voti-medi dei quotidiani sportivi esaltano unicamente Sorrentino, 36 anni suonati, in mezzo a tutti stranieri.
Ci si dimentica che Conte, nelle 10 partite delle eliminatorie degli Europei, ha stabilito la migliore media-punti della storia: 2,21, superiore a quella di Pozzo.
La verità è che il selezionatore non è simpatico ai non juventini, e non piace neppure a molti juventini, che gli rimproverano ancora l'addio, dopo 3 scudetti.
Nessuno nega che la riabilitazione di Berardi e Insigne sia necessaria, ma se la difesa subisce 14 gol in 16 partite, chi dovrebbe sostituire Barzagli, Bonucci e Chiellini?
("EDITORIALE" PER RADIO SPORTIVA)