Funerale Esposito, vertice tifosi Lazio-Napoli per conto dei romanisti? La Nord smentisce: "A Scampia solo per rispetto"

Davanti agli occhi rimangono ancora le immagini strazianti dell'ultimo saluto a Ciro Esposito, il tifoso napoletano morto dopo essere rimasto ferito per un colpo di pistola, la sera della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina. Una scomparsa che ha scosso il mondo del calcio, un tragico avvenimento per cui le istituzioni temono ora il precipitare dei rapporti tra la tifoseria organizzata partenopea e quella della Roma (per l'omicidio è indagato, come noto, il tifoso giallorosso Daniele De Sanctis). Sulla vicenda è intervenuta ieri la Gazzetta dello Sport, in un articolo in cui si riporta un presunto retroscena relativo ai funerali di Ciro e che vedrebbe coinvolti anche gli ultras laziali. Questo il passaggio principale:

"C’è un incontro, andato in scena il 27 giugno a Scampia, che illustra benissimo quali devastanti effetti sull’ordine pubblico negli stadi italiani produrrà la morte di Ciro Esposito. A margine dei funerali del ragazzo, cui hanno partecipato i rappresentanti delle tifoserie di mezza Italia, i capi ultrà del Napoli hanno dato udienza ai leader della curva della Lazio, scesi a Scampia per omaggiare Ciro, incassare la gratitudine dei colleghi per il sostegno offerto alla famiglia e provare a trattare, per conto dei romanisti (proprio così), una resa onorevole, senza ulteriore spargimento di sangue". 

Una ricostruzione che oggi ha trovato la smentita da parte della Curva Nord biancoceleste. La replica è arrivata attraverso le frequenze di Radiosei: "Nessuno di noi è sceso a Scampia per incassare la gratitudine dei 'colleghi napoletani' - spiega Marco, uno dei portavoce del tifo organizzato laziale -, ma solamente per portare rispetto a chi ci ha portato rispetto, come in occasione dell'omicidio di Gabriele o del periodo increscioso di Varsavia. Speravamo di non dover ricambiare il favore, ma purtroppo c'è stata questa circostanza tragica e ci sembrava il minimo portare rispetto a chi l'ha fatto con noi". La smentita entra nello specifico, per quanto riguarda la presunta missione diplomatica "per conto dei romanisti": "Non è assolutamente vero, ognuno risponde delle azioni che fa. Questo è un evento che ha coinvolto due tifoserie, nessuno si può intromettere in dinamiche che riguardano loro due, come nessuno si è mai potuto intromettere in dinamiche che riguardano la nostra tifoseria".