Caos Dunga-Ederson per alcune commissioni, ma il brasiliano nega: "Non è mai stato il mio agente"

Dunga nuovo ct del Brasile dopo la disfatta mondiale. In conferenza si presenta con il suo socio, l’agente Gilmar Rinaldi. A Roma, quando c’è un certo feeling tra due persone, si usa l'espressione ‘pappa e ciccia’. Perfetta. Passano due giorni e arriva subito la bufera. Il neo ct, secondo ESPN.com, viene immischiato in uno scandalo con protagonista il biancoceleste Honorato Ederson. Come riporta il portale esportes.terra.com, avrebbe cercato di negoziare un suo trasferimento (ai tempi del suo approdo al Nizza), accaparrandosi poi una commissione di circa 400.000 $. Il laziale non ci sta, e in una nota respinge tutte le accuse: “Voglio chiarire: l’allenatore della squadra Nazionale brasiliana, Dunga, non è mai stato il mio manager.

L’agente che ha sempre preso in cura la mia carriera, da quando avevo 17 anni, si chiama Antonio Caliendo, un italiano. E per renderlo ancora più chiaro oggi: i miei diritti economici appartengono al 100% alla Lazio”. Poi rilancia: “Dopo 7 anni di battaglia, ho avuto l’onore di essere chiamato da Mano Menezes per il mio Paese, ma purtroppo mi sono infortunato e non ho avuto altre possibilità. Tuttavia, la speranza di indossare di nuovo quella maglia è ancora viva”, ha confessato Ede. Che poi conclude: “Spero che questi fatti non possano causare conflitti. In ogni caso, io continuerò a lavorare in maniera ferma e determinata per inseguire il mio obiettivo principale: quello di giocare per il Brasile una Coppa del Mondo”.