Mancini: "Mai contattato per la panchina dell'Italia. Lotito? Non so neanche chi sia"

Mancini-Lotito, un feeling mai sbocciato. Il principio della discordia risale al 2004, quando Lotito citò per danni Roberto Mancini da poco passato dalla Lazio all'Inter, chiedendo 5 milioni di euro di risarcimento. La vertenza fu poi vinta dal tecnico, con il Collegio Arbitrale della Lega Calcio a stabilire che all'ex allenatore dovessero essere versate mensilità arretrate. L'ennesima puntata di questo burrascoso rapporto è andata in scena pochi giorni fa, quando il patron capitolino avrebbe influenzato il neo presidente della FIGC Carlo Tavecchio nella scelta del ct della Nazionale italiana. Mancini no, Conte sì: questo in sintesi il consiglio del numero uno laziale. E così è stato.  A distanza di pochi giorni da quel veto, l'ex tecnico biancoceleste è tornato a parlare ai microfoni di Sky Sport della panchina azzurra: "Non sono rimasto male per la Nazionale perché so come va il calcio.

Sono state dette tante cose inesatte e senza senso. Abbiamo parlato per tanto tempo di cose che non esistevano: non sono mai stato contattato quindi non ci sono rimasto male. Ovviamente la Nazionale è sempre qualcosa di bello. Ci sarà tempo…. Io ct con l’elezione di Albertini? No, non sono mai stato contattato da nessuno: ero solo uno dei cinque nomi che giravano". La chiosa su Lotito: “Non lo conosco e non so neanche chi sia”.