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Lotito: "Eccessivo identificare la mia persona con il presenzialismo. Marotta? Viviamo in due mondi diversi..."
martedì 16 settembre 2014, 09:05News
di Matteo Vana
per Lalaziosiamonoi.it
fonte Matteo Vana/Antoniomaria Pietoso - Lalaziosiamonoi.it

Lotito: "Eccessivo identificare la mia persona con il presenzialismo. Marotta? Viviamo in due mondi diversi..."

Pubblicato oggi alle 00:45

Un Lotito show quello che va in scena in tarda serata, ai microfoni di Tiki Taka, programma televisivo di Italia1. Si parte dalla querelle legata all'ormai famoso giacchetto indossato in Nazionale. "Io penso che sia eccessivo andare ad identificare la mia persona con il presenzialismo, quasi fossi un intruso. Io stavo in giacca e cravatta, c’era il diluvio universale. Poi il giorno dopo è uscito il finimondo, quando ho saputo che tutti hanno indossato quella felpa…Le valutazioni di Marotta non so su cosa si accampino. Viviamo in due mondi diversi, lui vive lo spogliatoio, io no". Si passa poi al discorso politico. "Una volta i voti si pesavano, io forse ho capovolto questo sistema, non esistono vassalli e vavassori, i voti si contano e non si pesano. Il vero problema della Juventus è che probabilmente loro vogliono decidere le linee programmatiche. Ci sono alcune squadre però che non accettano il responso democratico e vorrebbero sovvertirle attraverso i mezzi mediatici". Il patron ha poi parlato di Carlo Tavecchio.

Il nuovo presidente della FIGC ha ricevuto il supporto totale da Lotito che ancora una volta si schiera al suo fianco contro la possibile punizione che l'Uefa potrebbe infliggere a Tavecchio per la famosa frase di stampo razzista: "Noi siamo identici, siamo per la politica del fare. Tavecchio ha fatto delle cose che gente non ha fatto in 30 anni. Attaccarsi alla famosa frase è un modo per mistificare la sua persona. Sarebbe una strumentalizzazione e un'intromissione un'eventuale punizione dell'Uefa e dovrebbe far riflettere anche sugli eventuali rapporti internazionali da intraprendere in futuro. Cambiali da Tavecchio? Mai usate nemmeno nel mio lavoro imprenditoriale". Poi il presidente biancoceleste è tornato sulla sua presunta sovraesposizione mediatica e ha spiegato: "Io sono stato eletto in modo democratico e con una maggioranza schiacciante. Io sono uno strumento di persone che mi hanno concesso la loro fiducia. Why always me come Balotelli? Ma perché ce l'hanno tutti con me? Qualcuno mi ha detto perché esisti. È vero io esisto. Nella vita ci sono spettatori, comparse e protagonisti. Se ti etichettano come protagonista lo sarai per sempre e troverai sempre qualcuno che prova a metterti i bastoni tra le ruote. Io non cerco la fama, ma io ci metto sempre la faccia e mi assumo la responsabilità dei miei comportamenti".