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GARBAGE TIME  - Gustavo Vassallo, il bomber con la parannanza
lunedì 29 settembre 2014, 16:51News
di Davide Capogrossi
per Lalaziosiamonoi.it
fonte Davide Capogrossi - Lalaziosiamonoi.it

GARBAGE TIME - Gustavo Vassallo, il bomber con la parannanza

Mai un'intervista, una citazione, una maglietta venduta. "Queremos fotos del peruano Gustavo Vassallo". Questo il messaggio di un gruppo di tifosi di Lima sul sito del Pianeta Rosanero. Calma piatta. Pagine Bianche. Vassallo, Vassallo, Vassallo. Cognome inflazionato in quel di Palermo. Quale Vassallo? Quello con la maglia del Palermo. Una mezza verità. Sì perchè Gustavo Enrique Vassallo Ferrari, primo e unico giocatore peruviano nella storia rosanero, colleziona un gettone in Coppa Italia contro il Napoli ed un'apparizione in campionato contro il Vicenza. Un passo indietro per la sua carriera? Non proprio, se esuliamo dal piano calcistico...

I PRIMI CALCI -  A 16 anni effettua un provino con il Juan Aurich di Chiclayo, attirando le attenzioni dell'ex giocatore Horacio  Baldessari. "La Pepa" convoca i genitori del ragazzo, Gustavo ha talento, è un bomber nato. Non c'è comunione di intenti, il padre pretende che suo figlio studi e lo iscrive al college, in quel di Lima. Rimane nella Capitale per quattro anni, diventa la stella dello Sporting Cristal, storico club peruviano. Dopo una parentesi in prestito proprio al Juan Aurich approda in Europa, nel 2000, nel Nizza di Franco Sensi, per 450mila dollari. Gustavo, attaccante longilineo e leggerino, non brilla in Ligue One. Scomposto e sgraziato, non vede la porta. L'anno seguente Sensi lo porta in Italia, in B al Palermo. L'intento è quello di svezzare il giocatore nel Belpaese, per poi rinforzare in futuro la Roma, il fiore all'occhiello del suo 'impero' calcistico.

NON PERVENUTO - Vassallo approda nel nuovo Palermo di Bortolo Mutti, una squadra totalmente rivoluzionata, la promozione nella massima serie è l'obiettivo dichiarato. Non parla una sola parola d'italiano, vaga spaesato nel ritiro di Mezzano di Primiero. Compagno di stanza? il nigeriano Jero Shakpoke, uno dei tanti giocatori girati dal Nizza. Un giochino che non convince la Fifa, tant'è che la Roma sarà costretta a versare al Nizza 350mila euro per il cartellino del peruviano, mai pagato nè dai giallorossi nè dai siciliani. Quel Vassallo non convince proprio mister Mutti, che gli preferisce per la panchina persino il giovane Primavera Cortese. Nel corso della stagione il Palermo prova a piazzarlo prima al Chieti e poi al Castel di Sangro, invano. Due presenze appena. Napoli in Coppa Italia e una trasferta priva di valore a Vicenza, con il Palermo già 'condannato' alla metà classifica e giocatori che si lamentano per il mancato pagamento di alcuni stipendi. "E' un premio perchè si è sempre allenato senza lamentarsi" - specifica Mutti.

DAL CAMPO AI FORNELLI - A fine stagione saluta, destinazione Scozia. L'inizio di un tour che prosegue in Spagna (Getafe) prima del ritorno in Perù. Le ottime prestazioni disputate in patria gli valgono la convocazione in Nazionale. Nel frattempo si è strutturato fisicamente, ha acquisito un certo stile, è l'idolo delle ragazzine: "Non mi considero un corteggiatore, l'unico bello è Claudio Pizarro". Ha proseguito in patria in vari club, attualmente gioca in Seconda Divisione. A Palermo in pochi lo ricordano, ma lui non ha dimenticato ...la cucina siciliana. Ha aperto un ristorante specializzato in pasta, ha trasferito tutte le sue conoscenze culinarie acquisite in Italia nella nuova attività. Talvolta, tra un allenamento e l'altro, si diletta ai fornelli. Impossibile reperire una sua foto con la maglia del Palermo, più semplice immortalarlo con la parannanza. Quella stagione in Sicilia non è stata poi tanto inutile...