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FOCUS - Pioli e la dialettica del tempo: da "non vogliamo cambiare il passato" a "costruiamo il futuro"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
domenica 26 ottobre 2014, 07:10Editoriale
di Stefano Fiori
per Lalaziosiamonoi.it
fonte Stefano Fiori-Lalaziosiamonoi.it

FOCUS - Pioli e la dialettica del tempo: da "non vogliamo cambiare il passato" a "costruiamo il futuro"

Pubblicato ieri alle 20

"Ho conquistato il mio passato, il futuro è qui finalmente. Ora sono sulla soglia di un nuovo mondo che riesco a vedere". Versi scritti a quattro mani da Bono Vox e Bob Dylan per "Love Rescue Me", uno dei capolavori meno noti di quella band immensa che sono gli U2. Conquistare il passato, raggiungere il futuro.

QUALCOSA DI DIVERSO - Conferenza stampa pre Genoa-Lazio, Stefano Pioli sintetizza in un brillante passaggio gli intenti programmatici suoi e della sua squadra: "Non vogliamo cambiare il passato. Dobbiamo essere bravi a far succedere qualcosa di diverso per il futuro". Il passato, ossia i malumori, le delusioni, i fallimenti della scorsa stagione. Tutta roba che, anche volendo, non può essere più cambiata. Ma conquistata, quello sì. Dominata, vinta, incatenata e gettata nel buco nero dei brutti ricordi. Largo al futuro, ché sulle pagine ancora bianche non c'è ombra dei fantasmi del passato. E pensare che proprio dopo l'incontro con il Genoa - seguito dal secondo capitombolo con l'Udinese -, gli spettri di una nuova, deprimente annata avevano ribussato ai cancelli di Formello. Il tecnico di Parma ha ingoiato le critiche, per la maggior parte ingenerose e frettolose. L'ambizione va coltivata rimboccandosi le maniche. Un po' come lo stesso Pioli fa con la sua camicia bianca, quando guida i suoi ragazzi dalla panchina. Ecco allora le tre vittorie consecutive, due delle quali in trasferta. Contro il Torino, la possibilità di centrare il quarto successo di fila. Traguardo raggiunto da Petkovic alla sua prima stagione in biancoceleste. Questo sì, un passato da emulare. Entusiasmava, quella rampante Lazio di Vlado che si proiettò a gennaio a sole due lunghezze dal primo posto. Non vuole essere da meno, la creatura di Pioli. Vuole fare breccia in un numero sempre maggiore di tifosi, vincendo e magari anche convincendo con il bel gioco.

FUTURO, WORK IN PROGRESS - Nel frattempo, la zona Europa è qui. Il ritorno in Europa League, l'obiettivo minimo da non fallire. Stavolta davvero non si può. Poi ti guardi intorno e di rivali inavvicinabili per il terzo posto non ne scorgi. Se in estate la possibilità di lottare per la Champions sembrava un miraggio, eccola ora che si materializza in tutta la sua concretezza. Ma Pioli è saggio, sa che l'ambizione richiede che i piedi siano ben saldi a terra. Conferenza stampa pre Lazio-Torino: "Ci sono tante squadre che lotteranno, noi siamo una di queste. Noi abbiamo un obiettivo chiaro in testa, quello di riportare la Lazio in Europa". Magari dalla porta principale: "Non parliamo di Champions, siamo ancora all'inizio", supplica il mister. Non chiedetegli proclami stile "vinceremo lo scudetto", non gli appartengono. "Stiamo costruendo il nostro futuro, il percorso è lungo ed è difficile da decifrare", si limita ad affermare Pioli. Una constatazione realista, ma dal sottile sapore romantico. Come di chi è agli albori di una storia d'amore e invita la propria amata a concentrarsi sulla propria avventura passo dopo passo, senza gettarsi troppo in là in affrettati progetti di matrimonio. Siamo appena all'ottava giornata, il futuro va edificato mattone dopo mattone, su fondamenta solide. Solo così si potrà approdare a quel momento in cui il futuro sarà lì finalmente, per trovarsi sulla soglia del nuovo mondo. L'Europa appunto, palcoscenico mai raggiunto dal Pioli allenatore. E che lui sogna di raggiungere con la sua Lazio. Passo dopo passo.