Disordini post derby, il Prefetto Gabrielli: “Partite del genere vanno giocate a porte chiuse”

Sono passati quasi due giorni dal derby, ma resta l'amaro in bocca per gli episodi avvenuti nelle zone limitrofe all'Olimpico. Per protagonisti ci sono ancora una volta gli scontri che accompagnano ogni stracittadina. "Sono episodi avvenuti a qualche chilometro dallo stadio, in un'area che non poteva essere soggetta a militarizzazione" , afferma il Prefetto di Roma, Franco Gabrielli, in un'intervista a La Repubblica. "La cosa più scandalosa - dice - è proprio il numero di agenti impiegati.

E allora bisognerebbe dire che quando si ritengono certe partite non più gestibili con un decente numero di personale non si fanno giocare in maniera pubblica". Neppure la soluzione di far giocare il derby la domenica alle 12 sembra convincere il Prefetto: "Nonostante gli arresti, i daspo, le strutture costruite attorno all'Olimpico, l'aumento di agenti che cresce di derby in derby, gli esiti di queste partite sono sempre simili. Forse, allora, il tema non è tanto la terapia, ma la malattia", conclude Gabrielli deciso e amareggiato.